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LEGITTIMA DIFESA E TUTELA DELLA CASA. IN MUNICIPIO SI PUÒ FIRMARE LA PROPOSTA DI LEGGE (FINO A DOMATTINA)

Municipio CollesalvettiCollesalvetti Una proposta di legge di iniziativa popolare per delle “misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima”. Per sottoscriverla c’è tempo fino a domani a mezzogiorno. I residenti nel Comune di Collesalvetti possono firmare presso l’URP del Municipio.

 

Il dispositivo La proposta di legge consta di due soli articoli. Il primo mire a modificare l’articolo 614 del codice penale (sulla violazione di domicilio, appunto), sostituendo al primo comma le parole “da sei mesi a tre anni” con “da uno a sei anni”. Anche per il terzo comma viene proposta una modifica; nella fattispecie aggiungere le seguenti parole: “ma si procede d’ufficio se il fatto è stato commesso per eseguire un delitto perseguibile d’ufficio. Infine, al quarto comma le parole “da uno a cinque anni” sono sostituite con queste: “da due a sette anni”, mentre dopo il quarto comma ne è inserito uno nuovo, nella proposta: “colui che ha posto in essere una condotta prevista da commi precedenti non può chiedere il risarcimento di qualsivoglia danno subito in occasione della sua introduzione nei luoghi di cui al primo comma”. Il secondo articolo della proposta di legge, invece, vuole modificare l’articolo 55 del codice penale, mediante l’aggiunta di questo paragrafo: “non sussiste eccesso colposo in legittima difesa quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri altrui nei casi previsti dal secondo e dal terzo comma dell’articolo 52”.

 

Il perché dell’iniziativa Nella relazione alla proposta di legge si legge: “recenti fatti di cronaca hanno messo in evidenza l’esistenza di criminali sempre più spericolati che si introducono nella altrui abitazioni o altri luoghi di privata dimora, compresi quelli ove viene esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale. Questa criminalità, per lo più volta a commettere delitti di rapina o di furto, pone costantemente a repentaglio l’altrui e la propria incolumità, talora determinando legittime razioni a difesa delle persone e dei beni. Siffatta criminalità, sempre più pericolosa e in continua crescita, dà luogo ormai ad una situazione che genera fortissimo allarme sociale e fa lievitare la richiesta di rassicurazione. Mentre si auspica vivamente il rafforzamento delle misure collettive e individuali di protezione, anche attraverso il potenziamento delle forze di polizia e dell’intelligence trattandosi per lo più di bande e associazioni criminali, è ormai ineludibile ed urgente intervenire legislativamente nel senso di punire più severamente la violazioni del domicilio col raddoppio delle pene“. (sottolineati di Collenews).

 

Si legge ancora nella relazione: “Siffatto ampliamento legislativo della tutela, volto anche ad evitare il rischio di alimentare la cultura dello “sceriffo fai da te” cavalcata da forze politiche estremiste nei toni, ma improduttive nelle soluzioni, vuole invece costituire un più forte deterrente verso la categoria di criminali dediti e furti e rapine nei luoghi di privata dimora, i quali così sapranno di non poter più beneficiare di scappatoie giuridiche e di non poter più volgere a proprio profitto norme dettate a tutela di persone perbene, quale la risarcibilità del danno”.

 

Chi si introdurrà nei privati domicili saprà dunque – questa la conclusione della relazione – di pagare più severamente e di non potersi trasformare da aggerssore in vittima chiedendo il risarcimento dei danni. Per le stesse ragioni, chi difende l’incolumità o i propri beni o altrui all’interno del proprio domicilio non potrà rispondere della propria condotta, neppure a titolo di eccesso colposo in legittima difesa“.

 

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