Tutto ebbe inizio il 31 dicembre del 1984, in occasione di un veglione di capodanno. Maria conosceva la sorella di Francesco e così si ritrovarono alla stessa festa. «Ballammo tutta la sera», ricordano gli sposi. E dopo si ritrovarono ad un’altra festa. Scoppiò così la scintilla dell’amore e dopo 3 mesi di frequentazione i due ufficializzarono ai rispettivi genitori e agli amici il loro amore. Che quest’anno ha raggiunto la soglia dei 31 anni. «Un bel traguardo». Francesco e Maria si sono sposati il 7 luglio del ’91 quando lei aveva 25 anni e lui poco più di 27. Prima del grande passo, però, Francesco dovette finire il corso dell’Arma da sottufficiale. Lo finì a giugno di quell’anno, quando approdò a Collesalvetti col grado di vicebrigadiere e la mansione di vicecomandante.
Il matrimonio I due si sposarono nella Basilica di Santa Chiara a Napoli e festeggiarono con gli amici nell’antico refettorio dei frati. È passato tanto tempo da quel giorno e infatti i due non ricordano né il colore dei fiori né le portate, ma quando rivedono assieme il video e le fotografie, dolci momenti tornano alla mente. E poi il viaggio di nozze, in giro per l’Italia «perché senza bisogno di andare all’estero, il nostro Paese offre tante bellezze». Un viaggio molto diverso da quello degli sposi di oggi, senza navigatore satellitare, con tante soste per chiedere indicazioni alla gente. Tornati dalla luna di miele, i novelli sposi presero casa a Vicarello. Un anno dopo, a Collesalvetti. Sette anni dopo, nel ’98, prospettarono al giovane militare l’assunzione del comando della Caserma colligiana e lui accettò senza riserve. Un lavoro sicuro per porre basi sicure ad una storia d’amore.
La gioia per la nascita della figlia Un amore fecondo, dal quale è nata Silvia, oggi 17enne, studentessa al terzo anno di liceo. «Una ragazza che ci dà tante soddisfazioni». «Un episodio che ti cambia la vita», ricordano con affetto ed emozione i coniugi. Un episodio cui la cittadinanza di Collesalvetti ha voluto essere partecipe. «Ricevemmo manifestazioni d’affetto da parte di tantissime persone», ricorda il Maresciallo. Come una grande manifestazione di vicinanza da parte della gente Relli la ebbe in occasione degli attentati di Nāṣiriya, nei quali persero la vita, oltre a due civili, anche 5 militari dell’esercito e 12 carabinieri. Episodio drammatico che però dette al Maresciallo di Collesalvetti nuovo slancio nell’esercizio del suo lavoro-missione.
Un’integrazione perfetta sul territorio di Collesalvetti quella di Francesco e Maria, nella distinzione dei ruoli. «Non mi sono mai presentata come “la moglie del Maresciallo”», racconta Maria. Quando escono per strada, in tanti li fermano. Per parlare con lui o con lei. E quando c’è da andare a fare la spesa, allora sì che si “perde” un’ora. Tutti vogliono parlare con loro, fra i banchi del supermercato. E questo è per i due coniugi fonte di gioia e di orgoglio. Certo, sono cambiate tante cose nel tempo. «Prima c’era più familiarità», ricordano i due sposi. Che hanno ben impresso nella mente quando abitavano ancora a Vicarello e la giovane sposina della porta accanto portava loro le uova e chiedeva se avessero bisogno di qualcosa. «C’era più calore umano». E anche un’atmosfera di maggiore sicurezza. Del resto, lo stesso Maresciallo nei suoi incontri sulla sicurezza nelle varie frazioni del Comune non manca mai di ricordare come prima tutti lasciassero la chiave nella porta di casa. «Ora tante cose cambiate». Ma fra queste rimane un matrimonio, una storia d’amore, una famiglia che va avanti da decenni. E questo oggi fa notizia, eccome.
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