L’esponente dem ha subito messo le mani avanti: «nessuno potrà mai fare una Legge di Stabilità perfetta». Premesso questo, la Rocchi ha evidenziato come «rispetto alle passate leggi del rigore, ci si è chiesti se non fosse il caso di invertire la tendenza e ci siamo risposti in maniera affermativa». «Su un triennio – così la parlamentare – misure per 30 miliardi e risorse per circa la metà; il resto è indebitamento, ma volutamente, sennò non c’è crescita, non c’è inversione di tendenza». Questa legge per la parlamentare dem «contiene grandi e importanti investimenti, soprattutto per il “pacchetto sud” e in modo particolare per il disinquinamento della Terra dei Fuochi» e le sue «azioni principali sono rivolte verso la crescita».
E dove andare ad agire alla parlamentare è chiaro: «Il Made in Italy – così la Rocchi – all’estero funziona; crescono gli ordinativi. Quello che non funziona è la domanda interna: spendiamo poco perché c’è poco reddito: dobbiamo agire su questo». La deputata poi, fra le altre cose, ha parlato anche di IMU e TASI: «non si pagheranno più tranne sulle abitazioni di lusso». Ma c’è la garanzia che i Comuni non vadano a controbilanciare attraverso una diversa tassazione? No, però «lo Stato garantisce agli Enti Locali i fondi per sopperire ai mancati introiti di questi due tributi», garantisce la Rocchi. «In questo modo, 4 miliardi e mezzo saranno in circolazione». Si trasformeranno in consumi per il rilancio della domanda interna? La stessa Rocchi non se l’è sentita di garantirlo, ma «noi ci proviamo». «Se questi soldi non fossero in circolazione, sicuramente i consumi non potrebbero ripartire». La parlamentare ha poi trattato di fisco per le imprese e misure di contrasto alla povertà.
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