Ad introdurre la questione è stata il vicesidaco Libera Camici che ha fornito risposte alle domande dei cittadini e dei rappresentanti delle associazioni fra cui la Pro Loco Vivere Insieme di Stagno e la A.S.D. Colognole. «Abbiamo contattato la Pro Loco di Stagno – così la Camici – che è l’attuale gestore della pista, per esporgli ciò che la legge regionale prevedeva riguardo agli affidamenti degli impianti di natura sportiva. Ci siamo anche complimentati con voi – ha detto rivolgendosi agli ormai ex gestori – per l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni, anche perché il vostro operato ci ha fatto comprendere l’importanza ricreativa e ludica del posto che è andata ad affiancarsi all’utilità sportiva, spiegandovi che però il bando per l’assegnazione della gestione dell’area della pista ciclistica sarà riservato ad associazioni sportive».
Ed è proprio questo l’elemento che sta generando polemica tra i rappresentanti della Pro Loco Vivere Insieme che hanno gestito per tre anni l’area e che adesso con questa nuova formulazione del bando di assegnazione si vedono tagliati fuori dalla gara e l’Amministrazione. Alcuni tra i presenti al forum hanno posto davanti all’Amministrazione il problema del pagamento del canone che il nuovo gestore sarà obbligato a versare al Comune e del costo di eventuali lavori che le associazioni ciclistiche non potrebbero permettersi di pagare data la loro natura di enti no profit, che non hanno quindi quasi nessuna tipologia di introito. Ai rappresentanti dell’Amministrazione è stata inoltre avanzata la proposta di un’ eventuale creazione di un bando compatibile con la realtà sportiva e quella del volontariato. É stato inoltre chiesto il perché un tale provvedimento non sia passato prima in consiglio comunale.
Ad intervenire a sostegno della conciliazione della realtà sportiva e quella del volontariato è stato il presidente della Pro Loco Vivere Insieme, Emanuele Marcis.
«Il mio punto di vista sul contenuto di questo bando – così il presidente della Pro Loco – che ha generato una polemica che vorrei che non mi appartenesse, è molto più ampio rispetto al contenuto di una legge che io comunque sia rispetto. La cosa però che mi fa effetto è che in nessun angolo di questa legge sono nominate le associazioni di volontariato e che, secondo il nostro punto di vista contiene un punteggio che è stato costruito. Noi, con il nostro consiglio direttivo , siamo usciti pubblicamente con una conferenza stampa in cui abbiamo detto la nostra. Secondo me rispetto a questa legge si può avere una visione più ampia poiché nella legge c’è scritto che il gestore può gestire l’area in questione direttamente o darla in subconcessione a soggetto terzo».
Il vicesindaco Camici in seguito ha risposto alle domande che gli sono state poste dai presenti. «Sul fatto dell’assegnazione alle associazioni sportive – ha affermato il vicesindaco – e l’interconnesso problema del sostentamento economico dell’area, credo che una soluzione si possa riscontrare sulla grande poli funzionalità della pista che potrebbe essere usata per altre attività sportive che potrebbero portare un introito a sostegno dell’area. Inoltre per quanto riguarda il pagamento del canone annuo, come abbiamo già detto in precedenza, l’associazione sportiva che si aggiudicherà il bando potrà dare in subconcessione a soggetto terzo l’impianto ed accordarsi con quest’ ultimo sul pagamento delle varie spese che la pista comporta. Anche se ci tengo a ricordare che il soggetto principale rimarrà l’associazione sportiva che si aggiudicherà il bando. Io sono a sostegno dello sfruttamento della Pista Ciclabile “Ivo Mancini” anche a scopo di attività ludiche e ricreative, poiché in tutto Comune di Collesalvetti non esiste un area feste e fiere di eguale portata».
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