«È vero che la legge regionale richiamata nel bando – così il presidente della Pro Loco, Emanuele Marcis, in conferenza stampa – richiama alla promozione degli impianti sportivi, ma si fa riferimento anche alla gestione di aree pubbliche. All’articolo 1 di questa legge si riconosce la pratica sportiva come fondamentale, ma si parla anche dello sviluppo dell’associazionismo e del volontariato. Questo bando pubblicato dal Comune non tiene conto di questi secondi elementi e ad oggi la Pro Loco non ha i requisiti per poter partecipare alla gara in quanto non è un’associazione sportiva. Non potrà partecipare se non in via indiretta qualora il vincitore del bando volesse dare in subconcessione l’area attrezzata per lo svolgimento di eventi ricreativi. Ma accetteremo questo solamente sulla base di un giudizio sulla serietà e affidabilità del vincitore del bando».
«Il nostro impegno durante questi anni – ha puntualizzato Marcis – non è che dovesse significare necessariamente un nuovo affido alla nostra Pro Loco (il bando è pubblico, come dev’essere e possono partecipare tutti), ma da qui a non tenere minimamente in considerazione il lavoro fatto da un’associazione di volontariato… Con questa conferenza stampa rendiamo edotti dei fatti i nostri 200 soci e a tutti gli abitanti della frazione più grande del Comune. In questi anni abbiamo prodotto fatti e non parole per cui poteva quantomeno essere elaborato un bando con un’orizzonte un po’ più ampio, a beneficio di tutti».
Marcis ha lamentato anche come «a fronte degli investimenti fatti dalla nostra associazione su quest’area pubblica, non è stato dato valore a niente. Nel maggio 2014 la nostra Pro Loco ha presentato un progetto, di orizzonte prospettico più ampio, che riguardava una pista di automodellismo off road e che è approvato all’unanimità dalla Giunta Comunale. A leggere questo bando, è come se nulla di tutto ciò esistesse, è come se si ripartisse da zero. E questo onestamente ci dispiace fortemente. Inoltre, è saltato ai nostri occhi, nel bando, che su 100 punti dati nella valutazione tecnica, 50 sono previsti dal progetto sportivo, 30 dalle condizioni economiche e 20 dalla qualità del progetto di gestione dell’area ricreativa; una componente assolutamente residuale».
Dal canto suo, la vicepresidente Alessandra Donati ha sottolineato anche la manutenzione fatta dalla Pro Loco su quell’area e ha voluto spendere alcune parole sulle ore di fruibilità della stessa da parte della cittadinanza. «Nel bando – così la Donati – si obbliga il gestore a tenere aperta l’area per almeno 3 ore al giorno; noi la tenevamo aperta molto di più. Tre ore sono totalmente insufficienti per le esigenze dei cittadini di Stagno. Stessa cosa per la domenica. L’ultimo giorno della settimana è sempre pieno di bambini che imparano ad andare in bicicletta in un luogo sicuro e tranquillo, stanno con le loro famiglie… Mentre nel bando non è previsto che la pista resti aperta la domenica, ma solo dal lunedì al sabato. Questo tornare indietro ci dispiace».
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