Con questo atto è stato dato mandato a Rea SPA di conferire le proprie quote alla società gestrice che sarà appunto Retiambiete SPA. «Noi in questo percorso – ha spiegato in Aula l’assessore al bilancio, Andrea Crespolini – avremo una percentuale minima di circa l’1% all’interno di Retiambiente». Entro il 31 dicembre 2015 tutte le società gestrici dei rifiuti per i Comuni da Massa Carrara fino a Livorno dovranno quindi conferire le quote a questa società. Il Comune di Collesalvetti ha deciso tuttavia di non concedere a Retiambiente la proprietà dei due Centri Raccolta presenti sul territorio, salvo affidarne eventualmente alla società la gestione, ma questa decisione è stata rinviata a data da destinarsi.
Il dibattito in Aula Il Movimento Cinque Stelle, primo ad intervenire in Aula su questa questione, ha votato contro questa delibera. «Secondo noi ATO Toscana Costa – così Ettore Fiaschi – è una struttura che comporta diverse criticità, a svantaggio dei cittadini. In Retiambiente il 45% delle quote andrà ad un socio privato. Inoltre questa società non ha ancora uno statuto sociale definitivo. Il Comune di Collesalvetti sarà presente per l’1,13% del capitale sociale. Con questi numeri, peraltro, mi sembra non sia nemmeno possibile entrare nel Consiglio di Amministrazione». Fiaschi ha poi criticato anche «l’ennesima esternalizzazione di un servizio di preminente interesse per la comunità che potrebbe fare il Comune stesso».
Di tutt’altro avviso Maurizio Scatena (PD). «Con questo atto si va ad una razionalizzazione complessiva del sistema di raccolta dei rifiuti», ha esordito il consigliere dem, pur precisando che «servirà una grande attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni». Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo PD Fabio Iannone: «Siamo convinti del percorso di Retiambiente». Iannone ha poi fatto una considerazione personale: «Sono ottimista. Qualora entrasse a regime la società che gestirà i rifiuti vedo positivamente le prospettive future», ha detto Iannone, che ha motivato questa sua affermazione col fatto che ha avuto modo di poter studiare e visitare aziende del settore. «Le dimensioni ottimali per la gestione dei rifiuti non sono né la nostra, troppo piccola, che non permette economie di scala, né quella troppo grande come quelle delle città di Roma o Napoli. Le gestioni ottimali sono quelle di dimensioni medio-grandi: fra i 700.000 e il milione di abitanti». «La situazione di stallo che si sta creando per le divergenze di vedute con Livorno comprometterà un risultato positivo negli anni», ha concluso Iannone, che sul socio privato ha voluto spendere parole diverse: «si dipinge sempre come qualcosa di negativo, ma non è così».
A Iannone ha replicato il capogruppo pentastellato Rossi. «Con un privato al 45% contro il restante CDA con quote infinitesimali come la nostra non c’è nessun margine di trattativa. Il privato stravince su una rete di Comuni con quote così piccole, soprattutto se questi Comuni non hanno il medesimo colore politico. Il privato spinge e il pubblico è più debole e su questo esprimiamo perplessità». Dal canto suo, invece, il sindaco Bacci ha ribadito la bontà di questa scelta.
Segui Collenews su Facebook, clicca “mi piace” qui
Seguici su Twitter, clicca qui