L’iniziativa ha lo scopo di creare un “front office” integrato per la gestione ottimale di tutte le proposte insediative che potranno essere presentate nell’ambito del programma di reindustrializzazione previsto dall’Accordo di Programma. Un obiettivo che non limiterà l’operatività della Struttura Temporanea di Coordinamento: si tratta infatti di un’iniziativa aperta e disponibile alle imprese che necessitino di un contatto territoriale e quindi rapide risposte, per essere fattivamente operative, siano esse PMI piuttosto che multinazionali.
Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci, l’Amministratore Delegato di Interporto Toscano A. Vespucci, Bino Fulceri ed il Presidente di Confindustria Livorno, Alberto Ricci. Fulceri si è detto orgoglioso che l’Interporto sia fra i firmatari di questo protocollo da lui definito «qualcosa di importante». L’Amministratore Delegato dell’Interporto ha ricordato, nel suo intervento, la crisi che ha subito e sta subendo il tessuto produttivo livornese e ha descritto la STC come una risposta a questa crisi. Una realtà, questa, che dovrà essere – così il Presidente di Confindustria Livorno, Ricci – «una struttura leggera e operativa con lo scopo di semplificare i rapporti fra istituzioni e realtà produttive». «É necessario – ha concluso Ricci – agevolare gli investimenti di aziende che intendono insediarsi sul territorio e consolidare le realtà già esistenti. Solo così si può dare una risposta alla crisi occupazionale».
Dal canto suo, invece, il sindaco Bacci ha parlato della realtà interportuale come della migliore offerta in termini di aree disponibili per nuovi insediamenti, ha sottolineato la facilità delle procedure amministrative e l’abbattimento degli oneri fiscali da parte del Comune di Collesalvetti per i nuovi insediamenti. Dopo, i tre hanno firmato il protocollo d’intesa per l’istituzione della STC. In conclusione, il dipendente comunale Claudio Belcari, nominato coordinatore della neonata Struttura Temporanea di Coordinamento, ha descritto le potenzialità dell’area interportuale.
Belcari ha sottolineato come l’Interporto sia un’area polifunzionale; ha ricordato come fino al 2012 la destinazione d’uso ammessa fosse solamente quella della logistica con relativo scarso valore occupazionale. Il Comune di Collesalvetti, tuttavia, in seguito – è stato ricordato da Belcari – ha approvato tre provvedimenti che hanno fatto sì che dalla mera logistica si passasse anche all’attività industriale di produzione, trasformazione e fabbricazione in tutti i settori produttivi (dalla componentistica auto alla chimica, passando per l’energia, etc…). Elementi che hanno fatto sì che si passasse da uno scarso ad un alto valore occupazionale. Il coordinatore della STC ha poi ricordato, fra le tante altre cose, come l’Interporto offra grandi opportunità alle aziende che vi si insediano in quanto area a burocrazia zero (si iniziano i lavori con una semplice Scia), area soggetta all’esonero totale dal pagamento dei contributi fino al 2019, già completamente urbanizzata, immediatamente edificabile ed utilizzabile e completamente recintata e videosorvegliata.
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