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VICARELLO, BURGALASSI: «NECESSARIO RIQUALIFICARE IL PARCO DON MILANI, VERO CENTRO AGGREGATIVO DEL PAESE»

Angela Burgalassi, presidente CDF Vicarello

Vicarello Angela Burgalassi, presidente del Consiglio di Frazione di Vicarello, a 360 gradi, passa in rassegna i principali problemi del paese. E nel sottolineare l’importanza della riqualificazione del parco Don Milani («vero centro aggregativo del paese perché Vicarello non ha piazze, ma solo parcheggi»), parla anche di sicurezza, invocando misure contro l’alta velocità nei tre accessi al paese. Inoltre, annuncia la risoluzione del problema dell’illuminazione in Piazza II Giugno e suggerisce una modifica al nuovo regolamento sulla spesa dei fondi destinati ai Consigli di Frazione all’insegna della semplificazione e della flessibilità. Quanto ai rapporti del CDF con l’Amministrazione Comunale, infine, sottolinea l’ottima collaborazione col vicesindaco e assessore ai Consigli di Frazione, Libera Camici.

 

Burgalassi, durante l’ultimo Consiglio di Frazione avete evidenziato «l’estrema insicurezza degli ingressi al paese» e richiesto delle soluzioni «prima di incorrere nuovamente in gravi incidenti». Può spiegare meglio in cosa consiste il problema e se avete in mente voi qualche possibile rimedio da suggerire agli uffici tecnici del Comune?

«Sia su Via Marconi che nell’ingresso da Collesalvetti, ma anche quello da Pisa i veicoli viaggiano a forte velocità, tanto che bisogna stare molto attenti ad attraversare la strada, anche sulle strisce pedonali. É da parecchio tempo che facciamo presente che devono esser presi dei provvedimenti. Quali, onestamente, non so. Comunque sia qualcosa che faccia da deterrente all’alta velocità perché è veramente un problema. Anche qualche giorno fa, per poco non succedeva un incidente».

 

Avete poi sollevato anche il problema dell’illuminazione di Piazza II Giugno; alcuni lampioni che non funzionano e altri che sono nascosti quasi completamente dalla vegetazione. Dovrebbe trattarsi di interventi di manutenzione a basso costo per il Comune; siete fiduciosi in questo senso? Avete già ricevuto risposte da parte dell’Amministrazione?

«Hanno già posto rimedio. Qualche sera fa sono andata e ho visto con i miei occhi che era tutto illuminato. Alcuni cittadini si erano lamentati, ma ora il problema è risolto, anche se non abbiamo conferme ufficiali da parte dell’Amministrazione, ho comunque appurato che la situazione è tornata alla normalità».

 

Nei mesi scorsi avevate sollevato delle perplessità sulle nuove modalità di spesa dei propri fondi da parte dei Consigli di Frazione. Cos’è che non vi convince nello specifico?

«Mentre prima ci venivano dati i soldi e noi dovevamo presentare le ricevute, ora il sistema è più complesso e richiede una programmazione abbastanza dilazionata nel tempo, ma il Consiglio di Frazione, per sua natura, può trovarsi a dover fronteggiare spese improvvise. Dev’essere qualcosa di snello, il CDF, non è che possa programmare come un Comune o una Provincia; interagisce lì per lì con ciò che emerge dal paese. Può capitare un evento al quale ci venga chiesto all’ultimo di partecipare donando una targa, per esempio. Non è possibile preventivare molto prima. Inoltre, il nuovo sistema categorizza le varie tipologie di spesa: acquisto di oggetti, affitto di locali… Però, per esempio, il nostro Consiglio di Frazione non ha bisogno di affittare locali, avendo la Sala delle Colonne. Il sistema di gestione dei fondi, insomma, è più complesso rispetto a prima, ma non è che fra noi ci siano grandi ragionieri, per cui… Talvolta poi, è difficile anche, in fase di programmazione, individuare la cifra esatta che sarà necessario spendere per uno specifico evento. Per la mostra sulla Grande Guerra, per esempio, avevamo preventivato una cifra, poi in realtà il costo è stato un altro. Quindi, un conto è tenersi nel budget totale a nostra disposizione, ci mancherebbe, ma altro conto è preventivare con esattezza quanto si andrà a spendere per uno specifico evento. Vorremmo dei meccanismi più snelli e semplici. Sarebbe bene fosse rivisitato questo nuovo sistema. Di positivo c’è comunque che una volta depositati gli scontrini in Comune, dopo una settimana o poco più già ci danno i soldi».

 

Come sono attualmente i vostri rapporti con l’Amministrazione Comunale?

«Buoni, soprattutto col vicesindaco. Con la Camici ci sono degli ottimi rapporti; gli altri assessori non li vediamo granché. Più che altro, in qualche assessorato manca una progettazione generale di ampio respiro, su cui poi innestare singole iniziative».

 

Da donna che vive il paese, secondo lei di cosa avrebbe bisogno Vicarello? Quali realtà o iniziative mancano nella frazione, seppur ce ne sarebbe bisogno?

«Sono i cittadini in questo a dare il polso della situazione. Bisognerebbe che la frazione avesse un tenore diverso: talvolta mi sembra un paese un po’ sciatto: le erbacce, la pulizia non sempre adeguata… Ma al di là di questo, il punto fondamentale che vorrei sottolineare è che Vicarello non ha piazze, ma solo parcheggi. Piazza II Giugno è un parcheggio, così come Piazza Macchi e via dicendo. L’unico centro che potrebbe essere utile per l’aggregazione è la Piazza Don Milani, che però…. Ci vorrebbe una riqualificazione di questo parco, che deve essere anzitutto recintato, devono esserci piantati degli alberi, messi i giochi per i bimbi, ma c’è un problema di fondo: è assurdo metterli, se poi non c’è un custode per quell’area e nel giro di qualche giorno vengono distrutti dai vandali. Tante volte, anche nello scorso mandato, abbiamo evidenziato gli atti vandalici, ma…».

 

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