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“COLLESALVETTI POSSIBILE” SI UNISCE AL CORO DI SDEGNO PER LE SCRITTE RAZZISTE: «SUBITO UN TAVOLO SULL’ACCOGLIENZA»

Collesalvetti Anche Collesalvetti Possibile, la formazione locale dei civatiani, esprime il proprio sdegno per le scritte rinvenute sui muri del capoluogo e inneggianti al nazismo e all’odio razziale (leggi qui), per le quali già l’Aula Consiliare aveva espresso oggi pomeriggio il proprio sdegno, chiedendo scusa per il gesto vergognoso (leggi qui). I civatiani colligiani condividono quanto espresso dal sindaco e ribadiscono l’importanza della «memoria storica come presidio permanente contro l’accadere di simili, angoscianti episodi».

 

Collesalvetti Possibile invita poi tutte le forze politiche e le associazioni democratiche ad istituire un tavolo comune volto alla promozione di iniziative che da una parte manifestino il rifiuto della popolazione per simili orrori nostalgici e dall’altra sensibilizzino quella stessa comunità al tema dell’accoglienza.

 

«Le scuole del territorio – così Fabio Bernardini – compiono il loro sforzo nell’educazione dei nostri giovani ai principi dell’inclusione, della tolleranza, della non violenza e della democrazia. Ma il nemico di una comunità, anche evoluta come la nostra, è quell’analfabetismo di ritorno, quell’ignoranza, che porta a comportamenti irresponsabili, totalitari e sbrigativi di fronte a problemi già oggi definibili “storici”, come quello dell’immigrazione, per cui nasce il loro inaccettabile odio».

 

Le scritte della vergogna sui muri di Collesalvetti

«E se la nostra comunità – prosegue Bernardini – è da sempre attenta alle ragioni degli ultimi e da sempre pregna dei principi di eguaglianza e di accoglienza, è urgente mostrare a questa risicatissima minoranza di devianti sociali la compattezza della popolazione come metodo per dimostrare loro l’inconsistenza e l’assenza di “presa” delle loro affermazioni. Collesalvetti Possibile è pronta a testimoniare, con le altre organizzazioni politiche e sindacali, con le associazioni democratiche, la propria presa di posizione in manifestazioni unitarie. Ciò discende dal dovere di ogni forza democratica e di ogni buon associazionismo, di contribuire ad estirpare il seme del nazifascismo e della sovversione dei valori nazionali».

 

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