Per Demi, l’evento del 4 ottobre scorso è di assoluta eccezionalità, «non a caso ne hanno parlato tutti i TG nazionali. Parlare di pioggerellina, come qualcuno ha fatto, mi sembra veramente provocatorio». Ma non è l’unico punto su cui il responsabile dell’Ambiente della Giunta Bacci ha da ridire. «Anche la lettera stessa è contraddittoria. Se si dice che la sicurezza è una priorità, perché poi si attaccano le misure d’urgenza?!». E sferza il suo predecessore: «abbiamo fatto ciò che quando amministrava Schiavon non è stato fatto. Abbiamo bloccato le pianificazioni, in attesa degli studi idraulici, che abbiamo presentato il 20 ottobre scorso all’Interporto. La futura pianificazione sarà fatta sulla base di questi. Fossero stati fatti prima… Schiavon non può dare lezioni».
«Qualcuno è stato protagonista di pianificazioni come quella dell’Interporto, che ha cementificato 300 ettari di aree. Ma non ho visto grandi battaglie quando fu assessore Schiavon. Poi ci si attacca a questioni come quella della biomasse! Abbiamo presentato ai cittadini quegli studi idraulici perché siamo consci delle problematiche, che però si affrontano così: si fanno degli studi, appunto e poi si agisce. Fra l’altro, l’Autorità di Bacino a breve adotterà il Piano Gestione Alluvioni utilizzando gli studi fatti da noi».
Demi replica anche sul Collettore Est: «è la dimostrazione di come prima di costruire si realizzino le opere di messa in sicurezza idraulica». I sottoscrittori della segnalazione avevano rilevato: «il Collettore non è supportato da un progetto esecutivo; non è stata realizzata la vasca di laminazione di 31.000 metri cubi; non sono state realizzate le indispensabili opere di allacciamento e potenziamento del sistema fognario del lato Nord di Guasticce; il percorso non è rettilineo così come è stato indicato dagli Enti preposti e ribadito nella Conferenza dei Servizi avvenuta il 18 settembre 2014». Ma «soprattutto non è collegato alle idrovore dell’Interporto per l’indispensabile deflusso forzato delle acque piovane, causando, perciò il ristagno nella piana stessa». L’assessore, dopo la critica politica, ammette: «manca in effetti l’ultimo tratto. C’è un privato che deve produrre documentazione; premeremo perché venga fatto al più presto . É vero: deve essere ancora allacciato alle idrovore dell’Interporto».
Il pensiero di Demi è comunque sintetizzato in una frase: «quasi tutti i firmatari sono stati a amministratori, di cosa vengono a ragionare?! Ora ci troviamo a gestire le loro cementificazioni».
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