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IL GRIDO UMANITARIO DI “SALAM UA HURIA” DOPO IL NUBIFRAGIO DI TINDOUF: «URGONO GENERI DI PRIMA NECESSITÁ»

Saharawi 2Collesalvetti Un appello per la causa Saharawi. É quanto giunge dall’associazione colligiana Salam Ua Huria  che da vent’anni opera con le famiglie del territorio, supportata dall’Amministrazione, nella condivisione dei valori umanitari a sostegno del Popolo Saharawi in esilio nei campi profughi nel deserto algerino. L’appello giunge a seguito dei violenti nubifragi che si sono verificati in questi giorni nei campi con conseguenti gravi danni. Salam Ua Huria appoggia la raccolta fondi promossa dal Coordinamento toscano per il popolo Saharawi.

 

L’appello «Nei campi profughi, vicino a Tindouf – si legge in un comunicato del Coordinamento – dove vivono da oltre 40 anni, i profughi Saharawi, scappati dal Sahara Occidentale invaso dall’esercito marocchino, si è abbattuto un nuovo dramma. Da giorni si stanno abbattendo sulle casette di sabbia e sulle tende che ospitano centinaia di migliaia di donne, bambini ed anziani piogge e temporali di intensità inaudita. Con le case stanno crollando anche gli ospedali, le scuole, i depositi di aiuti umanitari. Migliaia di persone non hanno più casa, vestiti, cibo. La solidarietà della nostra regione che da oltre trenta anni è impegnata a sostenere la lotta per l’autodeterminazione del popolo Saharawi deve ora compiere uno sforzo per far sentire a quei cittadini che non sono soli, che possono contare sull’impegno delle nostre associazioni, dei nostri comuni e della nostra comunità».

 

Ciò di cui c’è bisogno «Dal Fronte Polisario – prosegue la nota firmata da Daniela Pampaloni – arriva un forte grido di aiuto: urgono generi di prima necessità per fronteggiare l’emergenza umanitaria. C’è subito il bisogno di coperte, vestiti, generi alimentari, medicinali. Stiamo operando di concerto con la Regione Toscana per verificare la fattibilità di un invio di materiali di prima necessità per via aerea ed a breve avremo la risposta. Crediamo sia necessario operare in sinergia per fornire un valido e concreto aiuto evitando iniziative frammentarie e scarsamente efficaci. Pensiamo perciò di creare un centro di raccolta a Pontedera e di aprire un conto corrente dedicato per contribuire alla creazione di un fondo finalizzato alla ricostruzione del dopo emergenza, di cui verrà reso presto noto l’IBAN. Chiediamo a tutti di inviare, a breve, adesioni al nostro progetto per poter definire un piano di lavoro solidale utile e funzionale».

 

 

L’appoggio dell’Amministrazione Comunale Salam Ua Huria non è da sola. Il Comune di Collesalvetti, infatti, gemellato peraltro con la Comunità Saharawi 27 de Febrero, «appoggia – si legge in una nota della Giunta – le mirate azioni di sostegno al popolo Saharawi che in questi ultimi giorni si é visto succube di una significativa calamità naturale che si é abbattuta sui campi profughi nel deserto, dove oramai questa popolazione vive in esilio da quaranta anni. La nostra Amministrazione da sempre appoggia la causa di questo popolo in virtù della difesa dei diritti umani e del diritto all’autodeterminazione dei popoli. Le nostre iniziative saranno ulteriormente rafforzate a partire dalla giornata della Festa della Toscana che organizzeremo con il supporto delle associazioni coinvolgendo in primis l’associazione Salam Ua Huria».

 

Chi fosse interessato a contribuire, può rivolgersi all’associazione colligiana Salam Ua Huria contattabile all’indirizzo mail: salamhuria@alice.it 

 

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