Le ragioni del referendum Nei volantini distribuiti alla gente prima di farla firmare si legge: “la legge regionale 28/2015 accorpa le ASL e accentra servizi e prestazioni in pochi centri; riduce numero e professionalità degli operatori; allunga le liste d’attesa; aumenta la spesa sanitaria a carico dei cittadini; spinge i cittadini a rivolgersi, pagando, alla sanità privata; abbassa la qualità della sanità pubblica; riduce la prevenzione; non considera le differenze tra le necessità dei diversi territori”.
«La nuova riorganizzazione sanitaria regionale toscana – così Oriana Rossi – prevede dei tagli molto forti e un accentramento dei servizi verso 3 sole ASL anziché le 16 precedenti con conseguenti tagli del personale, tagli delle risorse e soprattutto dei servizi, più che altro nei territori periferici. Ci sarà una non aderenza ai bisogni territorio per territorio. Livorno e Collesalvetti hanno esigenze molto specifiche e con questi tagli vedranno ridurre le risorse, che già sono tra le più basse. Noi, in Toscana, paghiamo il 65% della compartecipazione alla spesa sanitaria che è la più alta della regione. Credo che abbiamo già dato abbastanza».
Dietro a questa richiesta di referendum stanno tutte quelle forze di Sinistra al di fuori del Partito Democratico, ma anche il Movimento 5 Stelle. Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà; Sinistra Anticapitalista; Sì Toscana e i pentastellati – che per questo primo stand a Stagno hanno autenticato le firme raccolte – stanno cooperando al fine di raccogliere le firme, anche a Collesalvetti e in altre frazioni. Sabato prossimo, 18 ottobre, nuova raccolta firme, sempre a Stagno, sempre presso la galleria del Conad, dalle 16 alle 19.
«Qui nel Comune di Collesalvetti – conclude la Rossi – tantissime persone a cui chiediamo di firmare, firmano. Segno che c’è una forte consapevolezza del fatto che stanno tagliando i servizi sanitari.
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