«Cambi d’appalto effettuati con ribassi scellerati, anche del 30%», così Stefano Poli delle rsu Fiom Cgil. «Nelle tre ditte che c’erano prima – spiega Poli – lavoravano più di 100 impiegati, mentre adesso la volontà è che non sia più così. Le aziende che hanno vinto l’appalto si sono presentate all’incontro e ci hanno detto che non potranno ricollocare tutto questo personale. Un esubero che noi non vogliamo assolutamente».
Ma non è solo una questione di numeri, bensì anche di professionalità. «I lavoratori uscenti – conclude il rappresentante sindacale – negli anni avevano sviluppato una grande professionalità. Per noi, quindi, questi volumi di lavoro e queste professionalità ci vogliono tutti. Avevamo raggiunto anche standard di sicurezza ambientale notevoli».
Attualmente sono in atto delle riunioni, anche a livello istituzionale, e i lavoratori ne attendono gli esiti. Oltre alle 8 ore di sciopero generale di oggi, la FIM, FIOM e UILM hanno proclamato 2 ore di sciopero territoriale che coinvolgerà le aziende metalmeccaniche del territorio. Lavoratori che, in solidarietà a quelli coinvolti da questa vicenda, confluiranno in un corteo comune domani.
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