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GUASTICCE: CONSIGLIO DI FRAZIONE ETEROGENEO E MOVIMENTATO. INEVITABILMENTE SI FINISCE PER DISCUTERE DI BIOMASSE

marciapiede di Via Pisacane

Un marciapiede di Via Pisacane

Guasticce Un Consiglio di Frazione eterogeneo e, a tratti, anche polemico. É quello che ha avuto luogo ieri sera. In apertura, la questione del marciapiede, a dir poco malridotto, di Via Pisacane. Sulla questione il CDF interrogherà il Comune con un apposito question time. In secondo luogo – era l’altro argomento in odg – la potatura degli alberi all’interno della scuola elementare del paese. «Lo avevamo presentato anche l’anno scorso – ha rilevato il presidente Del Corso – ma non ci fu nessuna risposta. Lo ripresenteremo».

 

Ricca, anche la parte delle “varie ed eventuali”, che ha visto in apertura l’esposizione del problema dei parcheggi selvaggi in Via Gori. É stato rilevato come vi siano persone che percorrono contromano il senso unico e richiesta l’apposizione di segnaletica all’imbocco della via per evitare la sosta delle auto e il conseguente blocco del traffico.

 

A seguire, Paolo Barghigiani che ha proposto al CDF di occuparsi di varie questioni: anzitutto la viabilità sulla 555. Da questo punto di vista – è stato fatto notare – occorrerebbe porre rimedio al problema dell’alta velocità, senza però ricorrere ai dossi, che già hanno fatto registrare polemica e malcontento. Anche su questa questione verrà elaborato da parte del Consiglio un question time.

 

Altro argomento fortemente sentito da parte della cittadinanza e portato all’attenzione del Consiglio è quello del passaggio a livello lungo la 555, in direzione Stagno. Barghigiani ha sottoposto all’attenzione dell’organo le lunghe e frequenti attese al passaggio, quando le sbarre si chiudono. «E se c’è un’ambulanza con a bordo un uomo con un infarto in corso, che fa?! Attende?», si è chiesto retorico l’uomo. Anche su questo verrà redatto da Del Corso un question time, soprattutto per chiedere al Comune se vi sia un progetto di un cavalca-ferrovia in quell’area. Fra le soluzioni alternative, l’apposizione di un avvisatore luminoso alla rotatoria subito fuori il paese cosicché chi veda, dall’avvisatore luminoso appunto, che il passaggio a livello è chiuso, possa evitare sin da subito di imboccare quella strada (difficile poi fare retromarcia, soprattutto per certi mezzi e comunque una perdita di tempo) e deviarsi alla precedente uscita della rotatoria, al fine di imboccare la superstrada.

 

In conclusione di seduta, si è discusso anche di Interporto, che per Del Corso «non può rimanere una “cattedrale nel deserto”» e, inevitabilmente, della centrale a biomasse, sulla cui questione il presidente del Consiglio di Frazione Enrico Del Corso e Stefano Seghetti di Collesalviamo l’ambiente hanno avuto un lungo, e a tratti acceso, scambio di battute.

 

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