Collesalvetti Celebrato ancora una volta il gemellaggio che lega il Comune di Collesalvetti alla comunità Saharawi 27 de Febrero. La cerimonia ha avuto luogo venerdì alle 18:30 presso la sala consiliare del Comune, in occasione dell’arrivo a Collesalvetti dei bambini Saharawi ospitati dalle famiglie del territorio.
A fare gli onori di casa, il sindaco Bacci che ha accolto le famiglie ospitanti con i bambini Saharawi, i rappresentanti dell’Associazione Salam ua Huria che coordina l’accoglienza dei piccoli e Sara Di Lello, responsabile della ONG Movimento Africa 70, che ha illustrato alcuni progetti pro-popolo Saharawi.
Sara Di Lello ha esordito proiettando un po’ di foto che rappresentano lo sforzo di chi nei campi profughi si occupa di produrre alimenti. «La grande crisi che c’è stata in Europa – ha spiegato la responsabile del Movimento Africa 70 – ha avuto una ripercussione sugli aiuti diretti ed indiretti ai profughi Saharawi: si parla di una riduzione dell’80% dovuta ai tagli a chi portava il cibo e all’impossibilità di tante persone del Saharawi che vivono in Europa e sono rimaste senza lavoro di aiutare economicamente le proprie famiglie. Il World Food Programme, che è quello che si occupa di fornire il cibo, le 2100 calorie quotidiane che ogni profugo Saharawi dovrebbe ricevere, non ce la fa a sostenere la popolazione Saharawi: hanno dichiarato poco tempo fa che hanno soldi per arrivare solo alla fine di luglio: da dopo non si sa se saranno in grado di dare cibo; in più loro danno alimenti soltanto a 90.000 profughi Saharawi. È in atto una lotta di numeri già da diversi anni».
Monica Gazzerro, dell’associazione Salam Ua Huria, dal canto suo ha parlato di «popolo che sta cercando di ritrovare la propria dignità, la propria autodeterminazione che è riconosciuta fra i diritti umani. Il fatto di procurarsi il cibo andrebbe in questa direzione oltre a contribuire a risolvere i problemi sanitari. Siamo molto contenti della sensibilizzazione a 360 gradi sul tema dell’integrazione». La Gazzerro ha rilevato ciò che è sotto gli occhi di tutti: «viviamo un periodo storico molto particolare, caratterizzato da un aumento esponenziale dell’immigrazione», ma ha anche focalizzato l’attenzione sulle «sempre maggiori restrizioni (che ci sono, ndr) a livello legislativo, anche per fare il lavoro che facciamo noi, che consiste nella semplice accoglienza dei bambini». «Ogni anno ci sono difficoltà sempre più insormontabili; la parte legislativa non ci aiuta. È tutto sempre più faticoso, ma nonostante questo andiamo avanti, continuiamo a crederci, nonostante i momenti di stanchezza non indifferenti».
Dopo l’incontro in sala consiliare, c’è stata una cena di raccolta fondi a favore del popolo Saharawi presso l’area feste e fiere di Collesalvetti, a cura della Pro loco Collesalvetti e dell’Associazione Salam ua Huria.
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