Collesalvetti «Il grafico che in questa sede sto mostrando smentisce chi afferma che la situazione di inquinamento dell’area del Comune di Collesalvetti sia critica, poiché le emissioni non hanno, a parità di consumi, raggiunto lo stesso livello, ma sono anzi diminuite grazie al miglioramento dei sistemi di produzione e all’efficienza dei nuovi veicoli». Così, l’assessore all’Ambiente del Comune di Collesalvetti, Riccardo Demi, a margine della presentazione del piano d’azione per l’energia sostenibile del Comune di Collesalvetti.
Anche se Demi non lo cita mai espressamente, il destinatario del suo messaggio è chiaro chi sia: Collesalviamo l’Ambiente, il neonato comitato per la tutela ambientale del territorio.
Emissioni di anidride carbonica e impianti a biomasse «Le emissioni di anidride carbonica, se non sono legate a impianti a biomasse infatti avvengono solo in seguito alla combustione di combustibili fossili. Per quanto riguarda le energie rinnovabili, nel 2004 si producevano 0 kilowatt all’ora di energia, mentre nel 2012 siamo arrivati addirittura a produrre 10,6 megawatt all’ora. Sono entrati infatti in gioco molti impianti di utilizzo di energie rinnovabili e ci tenevo a dire che il nostro Comune ha già da tempo un piano che regola questo tipo di impianti».
Un’iniziativa per le Amministrazioni di più basso livello «Questi anni – prosegue Demi – hanno segnato un periodo di criticità per il contrasto ai cambiamenti climatici. Questa iniziativa (il piano d’azione per l’energia sostenibile, ndr) tende a contattare le Amministrazioni di più basso livello, considerando anche il fatto che il 70% delle emissioni avviene nei centri urbani, quindi l’importanza di questi ultimi è centrale nel contrasto alle emissioni di anidride carbonica. Il Patto dei Sindaci propone l’elaborazione di un patto di azione che arrivi al raggiungimento di un 20% di riduzione delle emissioni entro il 2020».
Un lavoro che parte da lontano L’assessore all’Ambiente ha ricordato che il Comune di Collesalvetti ha aderito al Patto dei Sindaci nel 2013 e che l’architetto Andrea Cantini ha coordinato un gruppo di lavoro intersettoriale che, con l’ausilio della Provincia di Livorno, ha inizialmente elaborato un piano riconoscitivo e partendo da quest’ultimo, grazie al lavoro fatto dal gruppo intersettoriale, dalla Provincia e dall’Ealp, si è ricostruito un quadro molto puntuale di quelli che sono i consumi energetici, la loro qualitivizzazione e il ruolo del Comune nell’ambito delle imprese che producono questi tipi di consumo. «In seguito siamo passati all’elaborazione più diretta di quelli che sono i punti di azione elaborando appunto parecchie schede di azione che riguardano pianificazione urbanistica strategica, miglioramento dell’efficienza degli edifici pubblici, pianificazione del settore trasporti e altro ancora».
Interporto, Faldo e piano strutturale «Ad esempio, nel settore trasporti, per il parco macchine il Faldo abbiamo iniziato ad utilizzare sempre di più il trasporto ferroviario lungo la linea Pisa-Collesalvetti-Vada e poi l’applicazione dell’Accordo di Programma per Livorno sullo scavalco tra Interporto e Porto di Livorno che ridurrà ancora l’impatto della gomma nella movimentazione delle merci tra Porto e Interporto, andando a creare un collegamento ferroviario diretto. Questi – ha continuato Demi – sono esempi di cose che sono già in corso, computate per raggiungere questo obiettivo e che appunto insieme alle altre schede dovranno concorrere al raggiungimento di questi obiettivi. Tutto questo costituisce un’importantissima azione strategica e direi che il Patto dei Sindaci è il primo documento di pianificazione strategica di rilievo di questa Amministrazione nel suo mandato per il quinquennio 2014/2019 e farà da base per la pianificazione strategica urbanistica. A breve – conclude l’assessore – apriremo un ragionamento sul piano strutturale che chiaramente rappresenta un punto di azione importante per tutto l’ente per fare la propria parte in questo ragionamento».
Infine, una precisazione: «il Patto dei Sindaci unisce le Amministrazioni locali che possono agire solo con aziende di entità modesta».
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