«Rifondazione Comunista Collesalvetti – prosegue Bianconcini – auspica, come già ribadito più volte, che sia fatto il possibile per non aggravare ulteriormente il bilancio sociale di una provincia, che già è tra i peggiori del paese e della regione, con un ulteriore tracollo dell’economia sociale livornese e con la conferma di altri 350 licenziamenti che questa città e questa zona non si possono permettere».
L’affondo «Ora il tempo delle promesse facili e delle visite con il megafono davanti ai luoghi di lavoro è finito, ora basta con gli inviati regionali a Collesalvetti, nemmeno fossero ispettori internazionali dell’ONU, ora c’è rimasto solo da ricollocare a lavoro tutti e tutte le 350 persone».
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