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«Gentile Direttore, ho appena letto sul suo quotidiano una lettera di Sel Collesalvetti, a proposito dell’increscioso comportamento del sindaco Bacci in occasione del corteo a difesa della scuola di Guasticce. Condivido in pieno le critiche che Sel muove al primo cittadino, non è così che ci si comporta e soprattutto non è così che si esprime un rappresentante istituzionale nell’esercizio delle sue funzioni».
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«Anche io ho avuto, in tempi ormai remoti, la stessa verve del giovane Sindaco di Collesalvetti, e, nonostante quella sia l’età in cui si crede di avere il mondo in tasca, non mi sono mai sognata di ingiuriare nessuno, soprattutto persone che hanno visto crescere, nel vero significato della parola, il primo cittadino colligiano».
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«Io provengo da un altro Comune, non ho avuto il “piacere” di assistere alla nascita e alla scalata politica del signor Bacci, ma dietro lo striscione di protesta che tanto ha indignato il nostro Sindaco c’ero anch’io, ed anch’io mi sono sentita offesa dalle parole ingiuriose uscite dalla sua bocca».
«Il signor Schiavon, a cui va tutta la mia solidarietà, sentendosi colpito nell’onore, giustamente chiede le scuse del sindaco e a questo punto le chiedo anch’io, se non altro per il dovuto RISPETTO che si deve ad ogni singola persona, quel rispetto che è culturalmente DOVEROSO avere a prescindere dalle idee politiche di ognuno di noi e che non dovrebbe mai mancare, soprattutto quando si indossa la fascia tricolore».
«Anche io, come Sel Collesalvetti, non mi sono unita al corteo sventolando bandiere, ma ho partecipato come libera cittadina e come madre di due ragazzi che hanno frequentato la scuola Falcone e Borsellino; ricordiamoci tutti che i bambini di oggi saranno gli adulti di domani, cioè il nostro futuro e il cammino di una persona parte anche dalla scuola». (lettera firmata: Giuliana Dei)
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