GUASTICCE SCENDE IN STRADA IN DIFESA DELLA SCUOLA. MA É POLEMICA COL COORDINAMENTO LAVORATORI E ALCUNI CITTADINI
Andrea Raffaele
Guasticce Una mattinata di presidio per salvare la scuola primaria di Guasticce. E’ stato questo quanto organizzato da un gruppo di genitori guasticciani, che hanno deciso di dar vita ad un corteo in favore della formazione della prima classe e dunque contro la chiusura della scuola elementare. La manifestazione è partita dalla piazza principale della frazione sino ad arrivare alla rotonda al termine del paese.
Alla manifestazione era presente il sindaco Lorenzo Bacci, in fascia tricolore, che ha accolto l’invito rivoltogli dagli organizzatori della manifestazione. Erano presenti anche il vicesindaco Libera Camici, i consiglieri PD Delia Menicagli e Giuliano Lupi; quelli del Movimento 5 Stelle Daniele Rossi e Loredana Pantaleone e i candidati in Consiglio Regionale Francesco Gazzetti e Alberto Benedetti, tutti invitati dagli organizzatori.
I partecipanti erano circa un centinaio con i membri dell’ Amministrazione alla testa del corteo i quali portavano uno striscione con su scritto “Giù le mani dalla scuola di Guasticce”. Vi erano anche altri striscioni recanti scritte molto simili come: “Attorno ad una scuola vive un paese”, “Uniti per la scuola”, “La prima deve stare a Guasticce”. Inoltre la marcia era a accompagnata da slogan cantati al megafono come ad esempio ” Vogliamo la scuola”, “Giù le mani dalla scuola”, “Dai dai vieni giù manifesta pure tu”.
La posizione del Coordinamento Lavoratori Livornesi Oltre ai membri dell’ Amministrazione Colligiana alla manifestazione erano presenti anche alcuni membri del Coordinamento Lavoratori Livornesi che hanno spiegato per quale motivo hanno deciso di partecipare al corteo. «A noi era stato chiesto di partecipare a questa manifestazione – hanno affermato i rappresentanti del Coordinamento presenti a Guasticce – e abbiamo accettato per l’importanza della causa della scuola di Guasticce, e anche perché tra i docenti abbiamo già perso dei posti di lavoro. La nostra controparte è il Sindaco in quanto è solo lui che può portare avanti questa battaglia, anche perché il preside dell’istituto non vuole questa classe. Noi come gruppo sindacale ci stiamo dando da fare ed abbiamo anche ottenuto l’appoggio del Provveditorato, ma senza l’aiuto del sindaco si può fare ben poco. Con grande rammarico – hanno continuato i rappresentanti sindacali – abbiamo appreso che l’Amministrazione Comunale di Collesalvetti non ha partecipato all’incontro in Regione inerente la ridistribuzione e formazione delle nuove classi. Questo ai nostri occhi purtroppo è un chiaro segnale di disinteresse manifestato dal Comune di Collesalvetti nei confronti di questa vicenda».
Lo striscione della polemica Durante la manifestazione sono sorte delle polemiche tra il Sindaco Lorenzo Bacci ed alcuni cittadini guasticciani che hanno portato uno striscione sul quale era scritto “Sindaco basta discorsi, ora i fatti”. Bacci ha così stretto la mano ironicamente ai cittadini che portavano questo striscione. Tra questi, vi era Paolo Schiavon che ha spiegato i motivi della presenza dello striscione alla manifestazione. «Abbiamo fatto questo striscione – ha affermato Schiavon – perché ancora non si sono raggiunti degli obiettivi che erano già stati fissati da tempo. Ci è stato detto più volte infatti che ci sarebbe stato un chiarimento definitivo. Questo mi fa pensare che la presenza di membri dell’Amministrazione e dei candidati in Consiglio Regionale sia soltanto una strumentalizzazione di tipo politico. I sindacati – ha continuato Schiavon – inoltre mi dicono che il Comune non ha presenziato ad un incontro sulla distribuzione degli organici delle classi, che si è tenuto in Regione. Noi, nonostante tutto questo, ci fidiamo del sindaco e questo striscione è uno stimolo che noi gli diamo e non un’offesa in quanto a noi, come paese, serve che questa classe prima si faccia».
La replica del sindaco Bacci ha in seguito replicato ai manifestanti portanti lo striscione della polemica. «Non so perché – ha affermato il Sindaco – abbiano voluto portare uno striscione simile. Questa è una battaglia in cui tutti siamo in prima linea. Capisco che agli occhi di molti la mia presenza qui assieme ad altri rappresentanti dell’Amministrazione e candidati alle Regionali possa sembrare strumentale a fini di propaganda, ma posso assicurare che non è così e che la nostra presenza è una garanzia per la causa della scuola. L’Amministrazione infatti sta facendo il possibile per risolvere la situazione coinvolgendo tutti a tutti i livelli. Ho infatti più volte parlato personalmente con il sottosegretario all’Istruzione Faraoni della cosa. Per quanto riguarda lo striscione invece – ha continuato Bacci – è semplicemente fuori luogo e non è bello vedere che a sorreggerlo ci siano ex membri dell’Amministrazione Comunale che vogliono discolparsi da errori commessi in passato».
Il Corteo ha manifestato anche la propria solidarietà ai lavoratori del Call Center, anche se non ha potuto dirigersi presso la sede dello stesso per alcune problematiche di tipo organizzativo. I manifestanti dopo aver fatto vari giri della rotonda hanno fatto ritorno verso la piazza principale del paese, luogo da dove il corteo era partito circa tre ore prima.
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