Collesalvetti Una serata, uno show. Ancora una volta è stato questo il format di Open Opera, il cantiere lirico nel quale giovani promesse della lirica si possono esibire sul palco, facendosi conoscere. Un format nel quale il melodramma e la comicità si fondono assieme alla perfezione, permettendo a chi non lo conosce e magari lo reputa pesante di avvicinarsi al mondo dell’Opera con leggerezza ed ironia. Oltre alla conduzione di Leonardo Fiaschi, stavolta a fare show – e dunque ad alleggerire – è stato Igor Protti che, destando lo stupore del pubblico presente in sala, è salito sul palco a dirigere l’orchestra.
Ad esibirsi sul palco, in celebri arie d’Opera: Natalizia Carone (soprano); Lucia Conte (soprano); Maria Salvini (soprano); Caccian Zaha (baritono) e Simone Francesco Liconti (tenore). Ancora una volta il livello artistico dei cantanti si è dimostrato veramente alto, come è stato sottolineato anche da parte della critica che non ha mancato di apprezzare, fra le altre cose, le capacità espressive di Caccian Zaha.
Nell’ambito della serata è stato consegnato il premio Open Opera alla carriera al soprano Elena Baggiore, che ha incassato gli applausi della critica e del pubblico. La serata si è distinta per originalità, simpatia e coinvolgimento del pubblico; basti pensare al comico e conduttore della serata Leonardo Fiaschi che ha cantato – ci si può immaginare come – la celebre aria del tenore della Turandot di Puccini “Nessun dorma” con il pubblico che ha intonato la parte del coro, facendo prima qualche provetta. Fiaschi, nella sua comicità ha anche modificato una frase dell’ aria “Nella tua fredda stanza… accendi il riscaldamento”, ha cantato.
Il comico, peraltro, nel chiedere a chi sedeva in tribuna d’onore, di porre delle domande ai cantanti, lo ha fatto imitando Maurizio Costanzo. Fiaschi non ha ovviamente perso l’ occasione di scherzare su un refuso di proiezione – mentre ciascun cantante si esibiva veniva proiettato alle sue spalle il titolo dell’aria, quello dell’opera e il nome del compositore – è infatti apparso scritto “Flastaff” anziché “Falstaff”. Insomma, ancora una volta una serata riuscita appieno in tutti i suoi intenti.
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