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ALEANDRO VOLPI: «VI RACCONTO COME CAMBIA L’APPROCCIO ALLA MUSICA DA ASCOLTATORE AD ESECUTORE»

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Aleandro Volpi

Guasticce Aleandro Volpi, 24 anni, è un disegnatore meccanico di Guasticce. Ma al di là della dimensione professionale, la sua vera grande passione, è la musica, nella fattispecie l’hard core punk. Suona la chitarra, Aleandro, nel gruppo La luna contro. Ai lettori di Collenews, all’indomani di un concerto a Buti, racconta la propria esperienza con la dimensione melodica, cosa la musica gli trasmette e qual’è la sua funzione.

 

 

Aleandro, quando è nata in te la passione per la musica?

«Avevo 14 anni quando ascoltai per la prima volta un gruppo hard rock/metal. Mamma, infatti, mi regalò un cd per il mio compleanno. Era The number of the beast degli Iron Maiden».

 

E che impressione ti fece?

«Era qualcosa di completamente diverso da quello che avevo ascoltato fino ad allora».

 

Aleandro Volpi (in basso al centro) col gruppo “La luna contro”

Ossia?

«Musica commerciale»

 

Ma la passione esplose in te dall’ascolto di quel cd…

«Sì. Poi, come accade per tutti i grandi amori, sì è sviluppata, cambiando negli anni. Fino a 21 anni la passione per la musica era, per me, una passione da semplice ascoltatore, poi, scoperti i Nirvana, ma anche grazie alle giuste conoscenze, nacque in me la passione per il fare musica, che è un qualcosa di completamente diverso. Era il 2012 quando da ascoltatore mi trasformai in esecutore».

 

Cosa ti trasmette la musica che ascolti?

«Preferirei dire cosa trasmette la musica in generale. Direi innanzitutto che cambia a seconda del periodo che una persona sta vivendo: può suscitare effetti diversi. In alcuni periodi ascolto musica che trasmette rabbia perché rispecchia il mio stato psicologico in quel momento, mentre in altri momenti prediligo più la musica tranquilla. Se attraverso un periodo stressante preferisco musica che mi permette di sfogarmi».

 

Qual’è, secondo te, la funzione della musica?

«La musica, parlo per esperienza personale di uno che la fa (bene o male che sia), deve far sì che un individuo si racconti; la musica è un raccontarsi, è mettersi a nudo. Si può anche raccontare un’idea; lo si fa attraverso il testo, ma anche – per me fondamentale – la melodia. E’ raccontando sé stessi che si riesce a trasmettere qualcosa. Solamente in questo modo chi ti ascolta si può impersonificare con te».

 

Te suoni ne La luna contro. Parliamo un po’ di questo tuo gruppo.

«”La luna contro” è un progetto del 2012, nato dall’ex front man Matteo Ceccardi che riuscì a mettere insieme il gruppo. Un gruppo, appunto, nel quale, all’epoca, mancava il chitarrista. Così fui chiamato. Fu la mia prima esperienza sia con lo strumento che di gruppo. Dal 2012 ad oggi fra ex membri che se ne sono andati e sostituzioni siamo arrivati alla formazione attuale».

 

Chi è rimasto come membro originario nel gruppo e chi c’è di nuovo?

«Di originari siamo rimasti io e il batterista, Luca, mentre ad ottobre 2014 si sono aggiunti Alessandro al basso e Luca alla chitarra solita, mentre io sono alla seconda chitarra, ma oltre alla chitarra ritmica faccio anche da voce, a seguito della partenza di Matteo».

 

Prossimi appuntamenti?

«Dovremmo andare al Border Line di Pisa e, in estate… andremo un po’ dappertutto, dove sarà richiesta la nostra presenza».

 

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