Guasticce Condizioni fatiscenti. E’ quelle in cui versa il cimitero di Guasticce. Numerosi, infatti, gli elementi di degrado che i cittadini vedono con i propri occhi quando vanno a trovare i loro cari defunti. Dalle grondaie rubate alla cappella che cade a pezzi, passando per le tombe letteralmente sgretolate, il cancelletto dell'”uscita di emergenza” che non si chiude e altro ancora.
IL SISTEMA AUTOMATICO DEL CANCELLO É DISTRUTTO La prima cosa che chi entra nel camposanto nota è ovviamente il cancello, il cui sistema automatico di apertura e chiusura è andato completamente distrutto, si presume per un guasto al sistema elettrico di apertura che ha causato un corto circuito nella scatola della centralina, che è stata completamente distrutta dalle fiamme, come testimonia l’evidente bruciatura che sale su per la colonna portante del cancello stesso.
La risposta dell’Assessore L’assessore Menicagli, intervistato da Collenews, sulla questione fa sapere che «sono stati richiesti i preventivi per la riparazione, che sarà effettuata con le prossime disponibilità di bilancio».
GRONDAIE RUBATE Spostandosi sulla sinistra, verso il lato che costeggia il prosieguo della strada, si nota come le parti orizzontali delle grondaie siano state rubate, mentre (come si vede da foto a lato) i pluviali (e cioè le sezioni verticali della grondaia) sono ancora là, anche se nell’impossibilità di svolgere la loro funzione, mancando la parte orizzontale che per prima raccoglie le acque piovane. Il risultato è che l’acqua, dal tetto a spiovente, va a finire direttamente sulle tombe a terra poco distanti. Le grondaie, a onor del vero, sono state oggetto di furto anche in tutti i cimiteri e le scuole del Comune.
La risposta dell’Assessore «Con le disponibilità economiche attuali stiamo procedendo a tamponare le necessità più urgenti – così l’assessore Menicagli –. Il programma di ripristino generale comporta un impegno economico notevole da prevedere con i prossimi bilanci di spesa».
a UNA CAPPELLA CHE CADE A PEZZI
Andando ancora oltre, dirigendosi nuovamente verso il centro del cimitero, nella sua parte finale confinante con il bosco, si vede la cappella. Una cappella quasi completamente in rovina (come si vede dalla foto a lato), sia all’esterno che all’interno. La facciata esterna è completamente priva dell’intonaco e la stessa porta (vedi foto a fondo articolo), pur non strutturalmente compromessa, è esteticamente raccapricciante. La bacheca delle estumulazioni (vedi foto a fondo articolo), inoltre, rugginosa, è caduta a terra, non ha più un sostegno per rimanere appesa.
La risposta dell’Assessore «Il ripristino dei manufatti edilizi del cimitero di Guasticce e di tutti gli altri cimiteri, saranno oggetto di manutenzione, da programmare, in parte, con la ditta che gestirà il servizio cimiteriale appena conclusa la procedura di affidamento in corso e in parte con il personale operaio in servizio».
E anche le stesse tombe – alcune di esse, s’intende – sono fatiscenti. Come si può vedere dalla foto, cadono letteralmente a pezzi.
La risposta dell’Assessore «Le tombe fatiscenti del cimitero di Guasticce – spiega però l’assessore Menicagli – sono ormai scadute, tombe delle quali gli ipotetici eredi, se esistono, non si occupano più, quindi saranno oggetto di estumulazione e recupero posti, mentre per le altre tombe saranno interpellati gli eventuali parenti che si dovranno occupare della manutenzione. Anche questi lavori saranno affrontati con la gestione della nuova ditta».
E se il cancello dell’entrata/uscita principale versa in cattive condizioni, quello dell’uscita di emergenza non è da meno. Gli utenti del cimitero lamentano anzitutto che l’apertura sia a tirata verso l’interno e non a spinta verso l’esterno come le porte antipanico. Oltre a questo, la chiusura col paletto non è in asse (come si può vedere in foto a lato) e per questo il cancello è “chiuso” mediante un blocco di cemento (vedi foto a fondo articolo). Peraltro, anche qualora funzionasse la chiusura col paletto perché in asse, essa sarebbe apribile anche dall’esterno, essendo le sbarre del cancello a larga distanza l’una dall’altra (più di quanto basta per farci passare una mano). Lo stesso sistema automatico di apertura/chiusura del cancello di ingresso principale, qualora funzionasse, sarebbe così bypassato.
Infine, gli stessi vialetti che portano da una parte all’altra del cimitero, al quanto dissestati (vedi foto), non consentono, soprattutto alle persone anziane, un transito sicuro. In conclusione, i problemi di questo cimitero sono veramente molti e la speranza di tutti coloro i cui cari defunti vi riposano è che l’Amministrazione Comunale – che pur indubbiamente ha numerose altre spese – possa, in un modo o nell’altro, porre rimedio a questa infelice situazione.
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