Protagonista della messa in scena è una tipica famiglia livornese. Tra battute in vernacolo e momenti di satira, la Livorno aperta, solidale e comunista se la deve vedere per la prima volta con il tema dell’integrazione. Andando al di là del politically correct, la storia ha voluto evidenziare come la tematica dell’apertura e dell’accoglienza verso altre culture sia attuale adesso così come nel 1990. Tra scene in famiglia e sfottò, però, la commedia riserva un finale a sorpresa, in cui la dissacrante ironia tipica labronica fa ridere e riflettere allo stesso tempo lo spettatore in sala.