«La testimonianza – ha ricordato don Massimo – è fondamentale per ogni cristiano, per ogni creatura di Dio. E’ il nostro tesserino di riconoscimento. Davanti a Dio saremo giudicati soprattutto per l’amore con cui abbiamo fatto le nostre cose; soprattutto se ci siamo impegnati per quei valori che Dio ha posto nell’umanità e che Gesù ha portato fino in fondo con la sua crocifissione, arrivando a morire, addirittura per noi. Noi dobbiamo perpetuare la memoria di quello che siamo ora, grazie all’operato di chi ci ha preceduti. La chiara testimonianza di questo nostro fratello diventa fondamentale in un mondo dove si è persa molto la memoria. A distanza di molti decenni dall’ultimo conflitto, vediamo ancora le nazioni in guerra, uomini che si uccidono. E allora c’è bisogno di tornare a pensare a quello che abbiamo costruito e che molto spesso distruggiamo».
L’appello di don Massimo è dunque quello di «portare avanti noi questa testimonianza, che diventa un impegno per tutta la gente e soprattutto per noi cristiani».
