Il Centro di raccolta? 401.252 euro. Lo Svincolo 6? 1.334.595 euro. La Stazione di sollevamento di Via Aiaccia? 110.000 euro. Quella di Via Curiel? 140.000 euro. Il taglio alberature? 12.000 euro. Il progetto “Stagno vecchio” «di cui a breve partiranno i lavori»? 80.000 euro. Non ci sta Iannone a subire le critiche di chi lamenta la lontanza dell’Amministrazione Comunale da Stagno e a chi, arrabbiato, proponeva l’uscita dal Comune di Collesalvetti (leggi qui), risponde così: «polemiche inconsistenti. Ammesso che sia concesso, non credo troverebbe una migliore accoglienza dalla nuova Amministrazione cittadina livornese».
Stagno, ossia una parte di essa, è una frazione in rivolta. C’è chi pensa ad una petizione per uscire dal Comune di Collesalvetti per entrare a far parte di quello labronico e chi parla di fare Comune a sé stante. Al di là della fattibilità concreta di tutto ciò, in molti si sentono abbandonati dall’Amministrazione di cui il suo partito rappresenta la maggioranza monocolore. In molti non si sentono più colligiani. Dove sta il problema, a suo giudizio?
«La sensazione di abbandono di Stagno è storica e fisiologica, legata all’essere frazione cerniera che spesso risente dell’essere periferia di Livorno e delle conseguenze, di natura sociale e ambientale, che caratterizzano solitamente i territori di periferia. Ma noi ci impegnamo e ci impegneremo su questa frazione e soprattuttosotto il profilo ambientale».
Alcuni esempi?
«Gli impegni in bilancio già realizzati nella passata amministrazione e quelli in fase esecutiva sono i seguenti: Centro di raccolta (€ 401.252); Svincolo 6 (€ 1.334.595); Stazione di sollevamento via Aiaccia (€ 110.000); Stazione di sollevamento di via Curiel (€140.000); taglio alberature (€ 12.000) e progetto “Stagno vecchio” – a breve partiranno i lavori – (€ 80.000). Questi lavori permetteranno di riqualificare l’intera area collegando la “zona di confine” e mettendo poi in sicurezza l’attraversamento di Via Barontini. Inoltre, sono state messe in sicurezza alcune strade, rese pericolose dalle radici dei pini con la rimozione delle stesse e il rifacimento dell’asfaltatura».
Tempo fa, in un reportage (leggi qui, ndr) denunciai la questione sicurezza in Piazza di Vittorio.
«La viabilità di Piazza di Vittorio deve essere messa in sicurezza, così come la Via Aiaccia. Bisogna anche limitare il transito ai mezzi pesanti sull’Aurelia con il passaggio degli stessi dalla Via Barontini (attualmente in divieto). Per questo ci siamo attivati con il Comune di Livorno chiedendo di rivedere la segnaletica stradale sulla via Firenze, indicando il transito dei mezzi pesanti verso via pian di rota con innesto diretto sulla variante per quelli diretti a Interporto o sulla FI-PI-LI. C’è poi la questione della messa in sicurezza della SS 1:dopo anni di concreto impegno con i vari Ministeri, siamo arrivati alla conclusione procedurale dello svincolo all’altezza del cimitero di Stagno. Questo intervento, che partirà a breve a totale carico di SALT (6 milioni di euro), renderà più sicuro e meno caotico il traffico nella frazione di Stagno lungo l’Aurelia. Infine, devono essere ricordati la realizzazione dello svincolo 6 che, unitamente al lavoro urbanistico sulla zona, consentirà ulteriore eliminazione di traffico pesante, nonchè la rotatoria all’altezza dell’ingresso FIPILI/Autostrada, un punto tra i più pericolosi della zona ma anche un fattore di scorrimento che consente alleggerimento della pressione ambientale costituita dal traffico veicolare».
Stagno, come Guasticce, ha il problema della sicurezza idraulica. Cosa è stato fatto da questo punto di vista?
«Sono state realizzate, sulla frazione di Stagno, importantissime opere di sicurezza idraulica, come l’escavo del primo tratto del Cateratto; la nuova stazione di sollevamento lato acqua salsa e il miglioramento delle fognature meteoriche in via XXV aprile. Vale la pena ricordare che sono in corso anche i lavori del primo lotto per collegare a depurazione la zona di Stagno Sud. Inizieremo, a breve, un confronto con RFI e Consorzio Basso Valdarno per la gestione della zona limitrofa alla nuova stazione di sollevamento lato Acqua Salsa. Come evidente, le polemiche sollevate si dimostrano inconsistenti, data la mole imponente delle attività pubbliche messe in campo su Stagno. Se poi qualcuno volesse cambiare Comune, ammesso che sia concesso, non credo troverebbe una migliore accoglienza dalla nuova Amministrazione cittadina livornese».