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IL MOVIMENTO 5 STELLE: BENE LA BONIFICA A SPESE DI ENI, MA CI SONO STATI ERRORI, RITARDI E SUPERFICIALITÀ

Daniele Rossi 2

Il capogruppo M5S in Consiglio Comunale, Daniele Rossi

Collesalvetti A seguito degli eventi che hanno interessato Stagno negli ultimi due mesi, il Movimento 5 Stelle Collesalvetti ritiene opportuna una riflessione complessiva.

 

Bonifica soddisfacente, ma… «Abbiamo seguito – fanno sapere i pentastellati locali – gli interventi di bonifica effettuati a spese di Eni. Interventi che, visto il dispiegamento di uomini e mezzi, stimiamo per un costo superiore al milione di euro. Dopo l’avvenuto completamento, riteniamo di darne un giudizio soddisfacente. Questo non preclude però da parte nostra il dovere di mettere in luce gli errori, i ritardi e la superficialità evidenziata da più parti nella gestione dell’evento, nonché l’evidente mancanza di sistemi efficienti di prevenzione e segnalazione della potenziale emergenza. La nostra domanda è quindi questa: esistono piani concordati tra Eni e le istituzioni locali allo scopo di limitare al minimo i danni causati da simili eventi?».

 

La necessità di piani di emergenza condivisi «Possono ritenersi sufficienti i controlli “a vista” che l’Eni dichiara di effettuare sui cento chilometri dell’oleodotto Livorno-Calenzano? Noi crediamo proprio di no. L’evento accaduto è stato simile, ma per fortuna meno grave nelle conseguenze, a quanto accaduto vicino Roma, nella zona di  Maccarese, dove si è avuto tra l’altro l’inquinamento dell’oasi WWF con conseguente moria di una grande quantità di animali. Quell’oleodotto è tuttora sotto sequestro sino a quando non sarà dotato di sensori e di tutte le apparecchiature automatiche in grado di evitare o limitare il ripetersi di tale catastrofe ambientale. Certi di interpretare le preoccupazioni dei cittadini, chiediamo agli enti preposti ed ai soggetti responsabili proprio questo: piani di emergenza condivisi e sistemi automatici che evitino o almeno limitino il possibile ripetersi di quanto accaduto».

 

Un ambiente salubre dove crescere i propri figli «Riguardo all’altro “incidente”, ammesso nei giorni di fine anno dalla stessa ENI, ovvero la fuoriuscita abnorme (125 % oltre il limite di legge) di anidride solforosa dagli impianti della raffineria nei giorni di Natale, con relative maleodoranze che in realtà sono continuate e continuano, a livelli inferiori ma sempre molto fastidiosi, c’è da dire che ha riaperto l’eterna “guerra tra poveri” che divide ormai da decenni Stagno tra coloro che, legati più o meno direttamente all’Eni, difendono l’azienda preoccupati maggiormente di perdere il lavoro ed il resto dei residenti che ovviamente chiede un’aria più pulita ed un ambiente più salubre dove vivere e crescere i propri figli. Noi comprendiamo ambedue le motivazioni, ma riteniamo che non si possa e non si debba vendere la salute propria e di tutti per un lavoro ed un salario E’ indegno di un Paese civile ed evoluto».

 

«Amministrazioni superficiali e dispimpegnate» «Per noi – questa la conclusione dei pentastellati colligiani – questi due eventi dimostrano la superficialità e lo scarso impegno sia dell’attuale che delle precedenti Amministrazioni Comunali in relazione alle evidenti problematiche ambientali del nostro territorio: non si fermano a Stagno le emissioni nocive della raffineria e di altre fonti legate al porto e comunque l’Eni non è l’unico impianto da tenere sotto stretto controllo. Nel Comune abbiamo un tasso di patologie tumorali fra i più alti in Italia, ma chi ha amministrato è sempre “rimasto alla finestra”, senza assumere iniziative e proposte per prevenire o quanto meno per ridurre il degrado ambientale. Anche “con il morto sulla bara” hanno sempre demandato alla Provincia, all’Arpat e… al buon cuore delle aziende».

 

«Si potevano chiedere 3 centraline; l’ennesima occasione persa» «Anche la convenzione, ormai definita con Eni per l’istallazione a Stagno di una centralina di controllo degli inquinanti e della qualità dell’aria, dimostra una volta di più la sudditanza delle istituzioni verso l’Eni. Data l’ammissione di colpa da parte dell’azienda, poteva essere l’occasione per chiedere almeno tre centraline che potessero meglio presidiare tutto l’abitato ed essere meno condizionate nelle rilevazioni dalla direzione del vento. Un’altra occasione persa, l’ultima di una lunga serie», l’amara conclusione del Movimento 5 Stelle Collesalvetti.

 

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