Stagno Non si rasserena il clima a Stagno, permane la preoccupazione per i cattivi odori che da da qualche giorno prima di Natale stanno tormentando la frazione. Esasperati, alcuni cittadini hanno perfino chiamato carabinieri e vigili del fuoco, i quali – a quanto si apprende – hanno fatto delle rilevazioni anche all’interno della Raffineria, anche se nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale aveva fatto sapere che, da rilevazioni effettuate, i cattivi odori non risultavano essere frutto di anomalie rispetto alle normali operazioni produttive dell’impianto (leggi qui).
A seconda di come tira il vento, è tutta la frazione ad essere coinvolta dalle maleodoranze. «I vigili del fuoco – racconta Giuseppe Cintio, neoeletto nel Consiglio di Frazione – hanno contattato diverse realtà produttive della zona per capire l’origine del problema, ma ancora non si sa cosa sia questo odore e da dove provenga». Chi lo ha sentito, racconta di un odore acre, sulfureo, che prende il naso e la gola, «come – racconta Enzo Bandini per cercare di spiegare ancor meglio il fenomeno – un caffè lasciato bruciare in moca, sul fuoco, una volta passato».
«I vigili del fuoco – racconta ancora Cintio – ci hanno detto che ad ora non hanno rilevato nulla di anomalo». Ma gli stagnini continuano ad essere preoccupati e si mantengono in contatto con l’Assessore Menicagli. «Questi odori si sono sentiti anche di notte e la domenica pomeriggio, pertanto si tratta di un’emissione a ciclo continuo», riflette ancora Bandini. Odori che, tuttavia, talvolta cessano e che non si caratterizzano per una fascia oraria nella quale sono costanti o si registra un picco.
«Vogliamo sapere che cos’è questo odore e da dove proviene – conclude Cintio – vogliamo dei verbali, qualcosa di scritto da parte degli enti interessati per farli vedere ai cittadini, nei confronti dei quali ci deve essere massima trasparenza e collaborazione».