Presenti anche l’ex Sindaco di Collesalvetti Nicola Nista e l’ex Assessore alla Scuola e alla Cultura, Odette Tampucci. La presentazione si è avviata con la proiezione di un video, alle spalle dei relatori, con le immagini più significative di questi 20 anni, fra le quali quelle di tanti protagonisti che hanno reso speciali tutti questi anni, intervallandosi sul palco scenico. Ringraziamenti, per la verità, sono stati fatti – e molto calorosamente – anche a coloro che, come Marco Cannistraro e altri dipendenti comunali, lavorano dietro le quinte, ma il cui lavoro è quantomai indispensabile.
Ad esordire, l’ex Presidente dell’Istituzione Schumann, Nicla Capua, che si é detta emozionata. «In questo piccolo grande teatro non si é fatta solamente musica; si é fatta cultura». La Capua ha ricordato di essere stata Presidente dell’Istituzione Schumann durante il mandato di Nicola Nista, che ha ringraziato con affetto. Ora, invece, l’Istituzione é presieduta dall’Assessore Donatella Fantozzi «che ammiro moltissimo – ha detto la Capua – perché si trova ad agire in un contesto economico profondamente peggiorato; prima infatti era molto più semplice trovare contributi e sponsorizzazioni». Non sono mancati riferimenti, in questo senso, ad aneddoti curiosi. La Capua ha ricordato che alla Sala Spettacolo sono stati presentati libri; celebrate ricorrenze come il Giorno della Memoria; la Liberazione di Collesalvetti e la Festa della Toscana e ha ringraziato affettuosamente il direttore, Mario Menicagli «che é un grande per aver portato in questo teatro sconosciuto personaggi di primo piano. Sarebbe venuto Giovanni Allevi in questo piccolo grande teatro – si é chiesta retoricamente la Capua – se non lo avessi invitato tu?».
A seguire, é stata la volta del Sindaco Bacci che si é detto «contento di ripercorrere questi 20 anni di storia ricca e colorata». «In questo modo, con questo volume, possiamo capire quanto sia stato importante questo centro culturale che è andato ben oltre i confini del Comune». Bacci ha ricordaro anche come Livorno abbia «disponibilità che noi ci sogniamo», ma anche come, di conseguenza, non servano risorse ingentissime per fare cultura. «In realtà piccole come la nostra faccio però fatica a trovare – e ne sono felice – un laboratorio con una proposta così originale ed alternativa. Io mi devo prendere la minima parte del merito di questo lavoro». La Fantozzi dal canto suo ha parlato delle recite scolastiche che hanno avuto luogo all’interno della Sala Spettacolo – espressione di quella «non meno importante cultura popolare» – e ha ringraziato il Sindaco e la professoressa Capua, dicendole: «se lavoro bene è perché osservavo te mentre eri Presidente». Anche la Fantozzi ha voluto tributare a Mario Menicagli – che ha definito «l’anima dell’Istituzione» – il suo ringraziamento.
Infine, è stata la volta del direttore, Mario Menicagli, che, fra molta ironia che gli ha conquistato la simpatia del pubblico, ha riportato l’attenzione sul volume, oggetto della presentazione. «Volume che – ha ricordato – non contiene nomi di politici; la Schumann è stata sempre al di sopra della politica che avrebbe potuto, ma non l’ha mai fatto, strumentalizzare questa Istituzione». Menicagli ha anche ricordato con orgoglio come nessuno, dalle forze di opposizione a tutti gli altri, abbia mai contrastato la Schumann.