Vicarello Martedì 11 novembre alle ore 21,30, presso la Sala delle Colonne, ha avuto luogo la presentazione del libro “Passione Fotografia. Manuale per fotografare”, a cura di Alessandro Marchi, Riccardo Mazzoni e Annalisa Marlani (ed. Istos). La serata, organizzata dal Gruppo Fotografico Vicarello, ha visto i primi due autori spiegare l’intento con cui è stato scritto il libro e mostrare le stampe di alcune fotografie presenti all’interno del testo, scattate nei molti viaggi compiuti assieme.
«Essendo fotoamatori ed ex insegnanti – afferma Marchi -, abbiamo pensato di scrivere un manuale di fotografia. Tutti fotografiamo nel corso della nostra vita e con le macchine di oggi è più facile rispetto ad una volta. Però, quando ci si appassiona alla fotografia, la cosa cambia perché fotografare diventa un nuovo modo di vedere la realtà. Così, viene fuori la nostra visione personale di ciò che ci circonda, come nella scrittura e nella pittura. Come in tutte le arti, serve la pratica, ma ne vale la pena. Questa mostra di alcune fotografie che abbiamo scattato durante la nostra vita, sono un modo per stare assieme, per discutere e confrontarci, per vederle in grande formato. Io sono ancora legato alla stampa, anche se siamo in epoca digitale, perché la vedo come il traguardo finale».
Riccardo Mazzoni, l’altro autore del libro, ribadisce l’intento di questo incontro pubblico: «Vorremmo fosse una chiacchierata e uno scambio di opinioni perché la fotografia è anche questo. In questo mondo, studiare significa osservare le foto, soprattutto di coloro che sanno veramente fotografare perché non si smette mai di imparare. La foto serve ad emozionare. Per esempio, a mio parere, la seconda parte di un viaggio è la consultazione delle fotografie a casa. Se vogliamo raccontare a qualcun altro il nostro viaggio, dobbiamo prestare più attenzione quando scattiamo. Nella nostra esperienza di fotoamatori, siamo passati, come molti di voi, da una vita di circolo che ci è stata davvero utile perché attraverso il confronto e le critiche siamo migliorati. Il confronto, difatti, permette di leggere i propri lavori in modo diverso».
Il libro presentato nel corso della serata è diviso in due parti: «La prima riguarda gli aspetti tecnici da cui non possiamo prescindere per proporre qualcosa di interessante. Più scattiamo, più impariamo a destreggiarci in situazioni diverse – spiega Mazzoni -. La seconda parte, invece, è una sequenza di immagini, divise in quattro grandi temi e argomenti. Di ognuna, proponiamo la lettura e i dati tecnici. Per lettura, intendiamo l’occasione che ci ha portato a fare quel preciso scatto. I dati tecnici ci aiutano a capire come scattare certi tipi di foto».
Infine, Marchi precisa che «il fotografo arriva ad un momento in cui, in una frazione di secondo e istintivamente, adotta la giusta tecnica. Le foto belle ma casuali, infatti, sono una su diecimila. Il professionista è colui che riesce a realizzare quello che ha in mente. Inoltre, se la si sa sfruttare, la bella foto può essere scattata anche da una semplice compatta. La tecnica deve essere al servizio dell’interpretazione della realtà», conclude.