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SULLE MODIFICHE AL REGOLAMENTO DEI CONSIGLI DI FRAZIONE SCOPPIA LA POLEMICA IN CONSIGLIO COMUNALE, MA FINISCE A RIDERE

Consiglio ComunaleCollesalvetti Accorpare i Consigli di Frazione dei paesi collinari (Castell’Anselmo; Parrana San Martino; Parrana San Giusto; e Colognole)  in un unico Consiglio di Frazione, denominato “delle colline” con tre consiglieri per Parrana San Martino, due per Castell’Anselmo e tre complessivi per Colognole e Parrana San Giusto. Un tempo massimo (30 giorni) per l’Amministrazione Comunale per rispondere ai quesiti provenienti dai Consigli di Frazione. Un tetto massimo di 7 consiglieri di frazione per ciascun paese, escluso il Consiglio di Frazione delle colline. Sono le proposte di modifica presentate ieri, durante la seduta, al Consiglio Comunale dall’Assessore ai Consigli di Frazione, Libera Camici.

 

Ettore Fiaschi (M5S)

La posizione dei pentastellati Il Movimento 5 Stelle non ha digerito alcune delle modifiche presentate e ha a sua volta presentato 295 emendamenti al testo proposto. La Presidente Visone ha proposto di accorpare la discussione di tutti gli emendamenti in una volta sola, salvo poi votarli, ovviamente, uno ad uno. Fiaschi (M5S), nel suo intervento ha parlato della necessità di «fare scelte assieme, a maggior ragione quelle che riguardano gli organi democratici. Avevamo presentato 3 mozioni, in passato, poi ritirate, al fine di poterne parlare insieme, ma questo non oggi è avvenuto. Proprio perché i Consigli di Frazione sono espressione dei cittadini, non dovrebbe essere la Giunta, che non è eletta dai cittadini, a proporre modifiche per il regolamento di quest’organo, bensì il Consiglio Comunale». La Presidente Visone ha controbattuto a Fiaschi ricordandogli che le proposte di modifica al regolamento sono state presentate in Conferenza dei Capigruppo.

 

Fabio Iannone (PD)

La posizione del PD Dal canto suo, Delia Menicagli (PD) ha lamentato l’ostruzionismo dei pentastellati, definendo questa tattica d’aula «una mancanza di rispetto nei confronti degli eletti e degli uffici comunali, in quanto sostanziale perdita di tempo. Questo alla politica non fa bene», ha concluso la consigliera dem. Il capogruppo Iannone, riferendosi alla mole di emendamenti presentata, ha chiesto ai consiglieri pentastellati: «pensate di emulare quanto fatto da chi vi rappresenta alla Camera e al Senato? Oppure pensate di far ridere qualcuno? Qualcuno mi ha detto che questo è il ruolo dell’opposizione. Io, permettetemi, credo che il ruolo dell’opposizione sia un altro rispetto a quello che stanno esercitando gli eletti del 5 Stelle in questa seduta. Un ruolo di controllo e di stimolo per l’operato di chi amministra, di collaborazione attiva su temi concreti, come quanto abbiamo fatto tutti insieme sulla Raffineria Eni lo scorso 21 Ottobre al Consiglio Comunale congiunto con Livorno. Visto che rappresentiamo tutti, ciascuno di noi, tutta la cittadinanza colligiana. Invece no. Si preferisce rallentare i lavori di un’Assemblea, presentando 295 emendamenti identici, con un unico fine – e lo apprendo dalle dichiarazioni a mezzo stampa di ieri (queste, ndr) – quello strumentale alla non approvazione del regolamento dei Consigli di Frazione. Regolamento nel quale noi crediamo, come crediamo nei Consigli di Frazione». Dario Fattorini (PD) è stato molto duro, parlando di «sceneggiata patetica».

 

L’intervento del Sindaco Bacci, dal canto suo, ha parlato di «autogol del quale vi ringraziamo tantissimo». «E’ la prima volta – ha proseguito il Sindaco – che una delle modalità negative della politica nazionale entra all’interno di questa sede. 295 pagine per le quali la vostra vocazione ambientalista sarà messa un po’ in discussione», ha sferzato.

 

Il ritiro degli emendamenti La seduta è stata poi sospesa per un’ulteriore Conferenza dei Capigruppo. Alla ripresa del Consiglio, è stato lo stesso Rossi ad annunciare il ritiro degli emendamenti: «abbiamo appurato che ci sono i margini per ampliare successivamente la discussione sul numero dei consiglieri per le frazioni più popolate. Ad oggi, questo ci basta. Non siamo assolutamente fieri di aver utilizzato quello strumento. Speriamo non si verifichi mai più questa necessità. Presenteremo successivamente una mozione che eventualmente ne corregga il numero». Successivamente, il proponente Fiaschi ha ritirato formalmente gli emendamenti e la seduta si è conclusa giocosamente con degli scambi di battute su un quadro presente nell’Aula consiliare, per quanto riguarda il clima politico e con l’approvazione – 11 voti favorevoli e 3 astenuti – delle modifiche al regolamento nella loro formulazione originaria, per quanto attiene la dimensione amministrativa.

 

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