«Mi dispiace – e qui la Pantaleone tocca un altro punto – dover dire queste cose prima ai giornali che in commissione, ma essa non è mai stata convocata, da giugno ad oggi, nemmeno una volta. Quando presentai l’interrogazione, chiedevo il perché non fosse stato pubblicato il bando, poi, nel frattempo, miracolosamente, il bando uscì, subito dopo. Volevo dunque rimodulare il mio intervento nell’ambito della discussione in Consiglio Comunale, ma mi è stato detto che avrei dovuto attenermi al testo, anche se, nel frattempo, le cose erano radicalmente cambiate». Proprio quella seduta consiliare ha visto contrapposta alla Pantaleone l’Assessore Fantozzi che si è detta disturbata dall’espressione «alienazione mascherata» della consigliera pentastellata.
Quanto alla destinazione d’uso della struttura, la Pantaleone rileva come «nel programma amministrativo di Lorenzo Bacci era previsto un potenziamento della scuola di Stagno, che includesse una scuola materna. Ma a pochi metri dal Macchia Verde c’è già un asilo privato. E considerato che loro si sono lodati del fatto che non ci sono liste d’attesa per i bimbi, a questo punto mi chiedo il senso di destinare parte di quella struttura a scuola materna». L’Assessore Fantozzi ha replicato ricordando come «in questi 5 anni precedenti abbiamo divulgato la notizia che la struttura del Macchia Verde avesse bisogno di interesse da parte di soggetti esterni all’Amministrazione Comunale. Abbiamo ricevuto tante persone interessate in questo senso. Fra questi, alcuni hanno manifestato la possibilità di essere interessati laddove questa struttura avesse potuto accogliere la fascia 0-6. Se al privato interessa questo, non vedo perché non dare questa opportunità». La consigliera Pantaleone lamenta infine anche la mancanza di «democrazia partecipativa»: «la popolazione di Stagno – sostiene – non è stata adeguatamente informata sul perché e sul fatto in sé che questa struttura viene data in gestione per ben 50 anni»