L’ASSESSORE MENICAGLI REPLICA A BIAGI (UPC): «NESSUNO DI NOI HA MAI PARLATO DI SPOSTARE LA CASERMA A GUASTICCE»
Diego Vanni
Collesalvetti «Nessuno di noi dell’Amministrazione Comunale ha mai parlato di spostare la Caserma dei Carabinieri a Guasticce. Stagno è la “pecora nera” del Comune?! Ma se è l’unica frazione che ha beneficiato di interventi, anche grazie a finanziamenti regionali e di Olt. Sono stati investiti su Stagno 2.500.000 euro per le opere pubbliche, nonostante le difficoltà di bilancio». Non si è fatta attendere la replica dell’Amministrazione Comunale, nella persona dell’Assessore Roberto Menicagli, alle parole di Stefano Biagi, ex candidato sindaco e leader della lista civica Uniti per Cambiare che ieri dalle pagine di Collenews (leggi qui) aveva sollevato il caso Caserma sostenendo anche che questo non fosse fra le priorità del Sindaco Bacci. Per Biagi, Stagno sarebbe una «frazione abbandonata a sé stessa e priva di autorità». L’esponente di Uniti per Cambiare temeva uno spostamento della Caserma da Stagno a Guasticce, a seguito della situazione di sfratto.
Situazione di sfratto che l’Assessore Menicagli non nega affatto. «Sono due anni che perdura questa situazione – racconta il membro della Giunta Bacci – e due anni che stiamo cercando una soluzione. Abbiamo avuto dei contatti con privati, ma ci sono molteplici difficoltà, anche perché gli spazi di cui necessita una Caserma non sono quelli di un appartamento. Trovare ambienti idonei non è semplice». Menicagli ha spiegato che fra il Comune ed il Comando Provinciale dei Carabinieri c’è un contatto costante, «a riprova del fatto che non è vero che questa questione non è fra le priorità del Sindaco». E a Biagi che chiedeva un censimento degli immobili comunali al fine di individuarne uno adatto allo scopo, Menicagli risponde che «sarà comunque necessario un bando». «Bisogna poi tener presente – conclude l’Assessore – che è il Ministero che stanzia i fondi per l’affitto, che vengono dati alla Prefettura, che poi li reindirizza al privato proprietario dell’immobile. Il problema è che questi fondi, negli anni, sono sempre gli stessi, sono un po’ fuori mercato. In conclusione, sì: i carabinieri sono sotto sfratto, ma gli sfratti vengono anche prorogati; non è che verranno cacciati domani». Infine, l’apertura a Biagi: «Se Uniti per Cambiare vuole un incontro, al fine di approfondire, troverà le porte aperte».