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L’intervista – CHIERICI (LDM): «PORTEREMO AVANTI LE NOSTRE IDEE NEI FUTURI CONSIGLI DI FRAZIONE»

Il presidente Nicola Chierici e il segretario e coordinatore Emilio Labbozzetta

Il presidente Nicola Chierici e il segretario e coordinatore Emilio Labbozzetta

Collesalvetti Le Comunali di maggio, in cui ha stravinto il riconfermato sindaco Bacci, sono lontane quasi tre mesi. Solo tre delle sette liste candidate al Consiglio Comunale di Collesalvetti sono riuscite ad entrare in Aula: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Forza Italia. Tra le quattro escluse, c’è anche Libertà di Movimento (giunta ultima nella competizione elettorale), che esprimeva come aspirante primo cittadino il presidente, Nicola Chierici.

 

Chierici, dopo la sconfitta elettorale alle scorse Comunali, in cui la sua lista è arrivata allo 0.62% (57 voti), è ancora a capo di Libertà di Movimento a Collesalvetti? Ci sono nuovi sviluppi per quanto riguarda questo territorio?

«Siamo ancora in una fase iniziale. Comunque, il nostro progetto politico è anche di più ampio respiro: non soltanto per quanto riguarda Collesalvetti, ma anche per tutto il territorio nazionale. Libertà di Movimento ha costituito un’associazione a Collesalvetti, di cui sono il presidente pro tempore. Nel momento in cui ci saranno altre elezioni verrà deciso chi sarà il riferimento elettorale: essere presidente dell’associazione non implica assolutamente essere il candidato alle elezioni. Emilio Labbozzetta è segretario e coordinatore della nostra associazione. Il sito a cui facciamo riferimento è collesalvetti.libertadimovimento.it. Rispetto alle elezioni, è avvenuta una evoluzione. Il 19 luglio scorso c’è stata la presentazione a Roma del “Progetto Federale” (www.progettofederale.it), nel quale collaboriamo con altre associazioni per costituire un raggruppamento per poter partecipare alle elezioni regionali e nazionali. Questo perchè, come tutti sanno, se non esiste un simbolo riconosciuto a livello mediatico, i voti vanno persi. Questo nuovo simbolo dovrà essere a livello nazionale e credo che a settembre nascerà così come l’associazione a livello federale. Ritornando alle elezioni di Collesalvetti, ho notato che, a parte il Pd, gli altri comitati e partiti non hanno una grande struttura».

 

Come intende svolgere l’opposizione fuori dal Consiglio Comunale?

«Premetto che è la prima volta che faccio politica e, quindi, bisogna anche fare esperienza. I passaggi dovranno essere step by step, partendo dai Consigli di Frazione, che a dicembre verranno rieletti: noi vorremmo presentarci in quell’occasione perché sono gli organi preposti per fare una specie di interpellanze alla Giunta. Nel nostro programma elettorale della scorsa primavera, avevamo come punto di forza la creazione di uno sportello per l’economia, uno per il lavoro e una diversa gestione dei rifiuti che prevedeva l’utilizzo di cassonetti tecnologici per ridurre la spesa del Comune e per rendere più efficiente la raccolta differenziata. Questi punti vorrei portarli avanti attraverso i Consigli di Frazione».

 

 

Quale giudizio dà della nuova Giunta Bacci, dopo che quasi l’intera squadra degli Assessori, ad eccezione del vicesindaco Camici, è stata riconfermata?

«Secondo me, Bacci ha fatto bene a confermare praticamente tutta la squadra degli Assessori. Anch’io avrei fatto la stessa cosa, visto che squadra che vince non si cambia. Un ampio consenso come il 65% gli ha dato diritto di confermare la precedente Giunta, a parte il vicesindaco Benedetti di Rifondazione Comunista. Al di là di questo, il giudizio non cambia rispetto a qualche mese fa perché lavorano sempre nello stesso modo. Dal mio punto di vista, non è la persona il problema, il vero problema è l’indirizzo del proprio programma. Anche se fossero cambiati tutti gli Assessori, l’indirizzo sarebbe stato il medesimo perché per cambiare qualcosa bisogna adottare scelte nuove e radicali».

 

 

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