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LUCA LUPI: «LA DANZA E’ UN’ ARTE CHE CONTINUA SEMPRE AD INSEGNARTI E A CONOSCERE MEGLIO LE PERSONE CHE TI CIRCONDANO»

imageGuasticce Luca Lupi, classe 1985, guasticciano, dalla pagine di Collenews racconta come è nata la sua passione per la danza in particolare per l’hip hop e delle sue ultime esperienze da ballerino e da insegnante di danza che lo stanno portando a ricevere una certa notorietà nel settore, anche a livello nazionale. Il giovane ballerino ci ha infatti raccontato della sua esperienza lavorativa con il regista Paolo Taradash, operativo anche nell’ambito di Mediaset, con il quale ha realizzato il video “Unhappy” parodia del video della canzone Happy di Pharrel Williams, che è diventata negli ultimi tempi un vero e proprio tormentone. Luca ci ha inoltre confessato di avere già ricevuto un incarico di lavoro che però, per scaramanzia, ha preferito non rivelarci.

 

Luca, come è nata in te la passione per la danza?

«E’ partita tutta dai vari spettacoli che si organizzavano in parrocchia e per i quali mi divertivo a realizzare coreografie. Alla fine tramite mia cugina sono finito in una scuola di danza dove ho studiato per circa un anno e già dopo poco tempo la mia maestra Arianna Benedetti aveva visto in me un buon potenziale tant’è vero che mi permise dopo poco tempo di poter tenere un corso per i più piccoli».

 

Cosa pensi che ti abbia trasmesso o insegnato, l’arte della danza?

«In primis c’è da dire che per me tuttora la danza è una grande passione, è come un qualcosa che ho dentro e che adesso è diventato un lavoro. Sto continuando comunque sia, dopo ormai 15 anni, a studiare; infatti dico sempre che la danza non mi ha insegnato qualcosa, ma continua sempre ad insegnarmi non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista delle relazioni con gli altri. E’ strabiliante infatti vedere quanto puoi riuscire a comprendere di una persona che conosci solo marginalmente ballandoci insieme, facendo magari un passo a due o una coreografia di insieme. Quindi ribadisco che la danza non mi ha insegnato, ma continua ad insegnarmi».

 

Come ti è venuto in mente di realizzare il video parodia Unhappy che ha avuto un discreto successo sul web?

«Sono stato contattato da Paolo Taradash, regista di Mediaset, a cui è venuta l’idea di realizzare questa parodia del video di Happy che infatti ironicamente è stato chiamato Unhappy. Il video sostanzialmente consta in una serie di gag divertenti che ricalcano in una accezione negativa, ma comuque divertente le scene del video originale. Il testo della canzone parodia del pezzo di Pharrel Williams è stato scritto da Paolo Taradash è cantato da Lorenzo Iuracà. Per la realizzazione del video ho inoltre collaborato con l’aiuto regista Sandro Canaccini, con il Cameraman Michele Desideri e ovviamente con la mia scuola di danza, la scuola Arabesque. Al video hanno infatti preso parte, seguendo le mie coreografie, anche alcuni allievi.  Io, oltre a realizzare le coreografie del video, ho preso parte ad esso interpretando la parte del cantante».

 

Attualmente stai lavorando per qualche compagnia o corpo di ballo?

«Ho recentemente collaborato con la compagnia Antitesi-ensemble di Arianna Benedetti. Ho collaborato con lei con grande piacere e abbiamo realizzato questo spettacolo che abbiamo portato in scena al Museo del Bargello di Firenze, dove abbiamo eseguito una coreografia chiamata Malia. Con questa, sono tornato in scena dopo tanti anni e farlo proprio con la mia maestra Arianna mi ha permesso di imparare ancora molto. La serata inoltre è stata magnifica poiché l’atmosfera che il cortile del Museo del Bargello gli conferiva era fantastica. Per quanto riguarda la mia attività di coreografo, la mia più recente apparizione è stata quella ad Effetto Venezia con lo spettacolo dei detenuti del Carcere Le Sughere di Livorno ed allestito dal regista Alessio Traversi. La coreografia che ho realizzato per quest’ultimo spettacolo si intitola Gear».

 

Quali altri progetti hai per il futuro?

«Sono stato chiamato per un altro lavoro anche se per scaramanzia non dico dove e comunque anche in futuro vorrei continuare ad insegnare perché insegnare è la mia vita e voglio diffondere il messaggio che la danza vuole trasmettere attraverso il sorriso, la felicità e l’educazione. Quindi posso dire senz’altro che continuerò ad insegnare nelle scuole toscane collaborando soprattutto con Arianna benedetti».

 

Guarda il video di Unhappy

Guarda il video del backstage 

 

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