STAGNO: PROSEGUONO I LAVORI POST-ALLUVIONE, MA É POLEMICA
Diego Vanni
Stagno «Le idrovore dovevano essere azionate alle 6 di mattina e invece una è stata montata alle 8 e una addirittura alle 10. Di queste, una si trovava anche nel piazzale della Protezione Civile, dietro al Conad, ma non siamo autorizzati a guidarla». Così Andrea Auteri, residente nella frazione.
Per il 38enne stagnino, però, questo non è l’unico problema. «Sotto il marciapiede di via Aiaccia passa un tubo di raccolta acque che dovrebbe scaricare nel fosso Cateratto, cui sono allacciati anche gli scarichi dei giardini delle singole abitazioni. Quel tubo però è ostruito dalla melma per un terzo o due del suo diametro; l’acqua non defluisce e i giardini si allagano. Fu fatta la vasca di contenimento, che però funziona solamente se c’è il tubo pulito e se le pompe sono attive. Attualmente manca la corrente però per azionare quelle pompe». Sul posto sono intervenuti, in sopralluogo, anche l’Assessore Roberto Menicagli e il Presidente del Consiglio Comunale, Irene Visone. Entrambi hanno ricordato come i lavori per la vasca di contenimento siano stati avviati in primavera, credendo di esser al sicuro per il periodo estivo. «Queste bombe d’acqua sono ingestibili», ha lamentato Menicagli, ricordando come quella adiacente al Fosso Cateratto sia la zona più critica di Stagno.