Collesalvetti Un bilancio sulle cui voci di spesa non è possibile tagliare ulteriormente, a meno che non si vada a tagliare sui servizi essenziali, ma c’è comunque da far quadrare i conti perché mancano, allo stato delle cose, ancora circa 600.000 euro. Si può riassumere in queste parole il cuore, l’essenza, della questione bilancio 2014 per il Comune di Collesalvetti. Sono 3 i capitoli di spesa su cui il Comune di Collesalvetti non ha mai voluto effettuare tagli: il comparto del sociale, quello delle mense scolastiche e dei trasporti, sempre scolastici. Ma adesso non si scappa: «tutto il tagliabile è stato tagliato», assicura l’Assessore al Bilancio, Andrea Crespolini. E se questo da un lato significa che c’è stato virtuosismo nel procedimento di spending review, dall’altro è emblematico del fatto che per reperire quei circa 600.000 mancanti o si dovranno aumentare le tasse oppure si dovrà tagliare sui servizi essenziali e cioè: sociale e scuola, finora mai toccati, appunto.
«Anzi – ci tiene a precisare Crespolini – sulle mense c’è stato un incremento della qualità e della quantità. Se infatti nel 2009 per le mense spendevamo circa 750.000 euro, l’anno scorso abbiamo aumentato a più di un milione di euro». Lo Stato, invece, riduce. Nel 2014 c’è stato infatti un ulteriore decremento dei trasferimenti statali, che sono passati da 2.500.000 euro del 2013 ai 2.180.000 euro del 2014. Mancano dunque 320.000 euro. Inoltre, il Comune deve riapprovare tutti gli strumenti urbanistici. Un comparto, quello dell’edilizia-urbanistica che vedrà a sua volta un decremento degli introiti tra i 270.000 e i 290.000 euro, che si sommano a quei 320.000 già citati. Gli amministratori colligiani dovranno pertanto far quadrare i conti reperendo questi circa 600.000 euro che mancano.
Ma quanto ha speso un colligiano pro capite per mense e trasporto scolastico? 87 euro nel 2010; 89 nel 2011; 91 nel 2012; 93 nel 2013. Nella vicina Livorno, invece, un cittadino ha speso 75 euro nel 2010; 72 nel 2011 e 73 nel 2012. A Cecina, invece, questi i dati: 2010 (38 euro); 2011 (41); 2012 (42). A Ponsacco i residenti hanno speso 52 euro pro capite nel 2010; 49 nel 2011 e 56 nel 2012. Significativo, il dato di Buti dove nel 2010 la spesa pro capite ammontava a soli 16 euro, impennata per la verità a 46 nell’anno successivo, per poi diminuire nuovamente nel 2012 a 35 euro. Cifre inferiori a quelle colligiane, anche a Calci e Calcinaia. Dati, questi, che l’Amministrazione Comunale colligiana rivendica con orgoglio, nella persona dell’Assessore Crespolini. Come a dire: a Collesalvetti si spende di più, ma sui servizi essenziali non si è mai tagliato.
Ma adesso?! Si potrà continuare su questa strada? Resteranno immutate le risorse per sociale e scuola? Il Governo ha prorogato al 30 settembre il termine per l’approvazione del bilancio preventivo. Entro quella data i colligiani avranno la risposta. Una cosa è certa – e l’Assessore Crespolini l’ha ben chiara – o si aumenta l’imposizione fiscale o si taglia sui servizi sociali e scolastici. Non c’è scampo.