Una collaborazione, quella fra la Tenuta Bellavista Insuese ed il Piccolo Birrificio Clandestino, nata quasi per caso. I gestori del secondo cercavano infatti un’attività estiva e così i dirigenti dell’azienda di Guasticce hanno proposto loro la gestione del Lago Alberto. Da cosa nasce cosa. E così il Piccolo Birrificio è venuto a conoscenza del fatto che la Tenuta Insuese produce grani antichi e hanno voluto fare una prova con il Grano Verna. Nasce così la birra Pottasia, dal nome livornese – «perché è una birra che un po’ se la tira», spiegano – come le altre, del resto, vedasi Ri’appala o Oimmena. Una birra ad alta fermentazione, in tipico stile blanche belga, con una speziatura a base di buccia d’arancia, buccia di bergamotto, coriandolo, pepe rosa e con l’aggiunta, come detto, di grano verna non maltato della Tenuta Bellavista Insuese che conferisce alla birra un colore giallo pallido impenetrabile. Al naso spiccano le note fresche e profumate degli agrumi ed in bocca, con il tipico sapore dolciastro e la spiccata nota acida del frumento, si presenta piacevole e dissetante. Una birra leggera e profumata, da servirsi fredda, ideale per il periodo estivo e che piace molto alle signore, da cui anche l’originale nome Pottasia.
Una birra che rappresenta dunque il frutto della collaborazione fra due realtà commerciali del territorio, nell’ottica della filiera corta. Due realtà commerciali che si trovano anche come filosofia aziendale; che collaborano sul territorio anche nell’ottica di una valorizzazione del medesimo, come nel caso, appunto, della gestione del Lago Alberto. Due realtà che credono nel local e che proprio per questo, sabato scorso, nell’ambito della July Fest, sono volute esser presenti, in piazza a Collesalvetti, con un proprio stand. Un local che sa dare i suoi frutti se è vero, com’è vero, che il Grano Verna, coltivato in un’azienda biologica certificata del territorio ha saputo incontrare la sapienza artigianale di un’altra realtà del territorio. Un matrimonio che ha saputo dare i suoi frutti.