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A poche ore di distanza, Rifondazione Comunista Collesalvetti è voluta intervenire sulla vicenda, manifestando la propria solidarietà pubblica, appendendo, come detto, uno striscione presso il cantiere stesso, in via Roma all’altezza della rotatoria tra la via Roma stessa e via Nenni.
«Siamo vicini alle famiglie – scrivono i comunisti locali – ed intendiamo fare tutto ciò che è possibile politicamente fare per cercare di condurre questa vicenda verso un finale positivo, per le famiglie stesse. Attendiamo con curiosità la prossima sentenza del Tribunale Penale di Livorno nei confronti dei vertici della società Carolina srl, ma soprattutto lavoreremo, perché, a livello locale l’Amministrazione Comunale conduca in porto, così come già avviato nel precedente mandato, tutte quelle procedure per tentare di garantire alle famiglie l’attribuzione delle proprie abitazioni».
«Così come lo abbiamo fatto fino a che siamo stati all’interno delle istituzioni colligiane (ora Rifondazione è fuori dal Consiglio Comunale e dalla Giunta, ndr) da oggi lo faremo come forza politica all’esterno dell’Amministrazione Comunale. Riteniamo importante, come primo passaggio, la realizzazione delle opere di urbanizzazione all’interno della lottizzazione da parte del Comune, attraverso l’escussione delle polizze fideijussorie. Dopo di che, l’agire dell’Amministrazione dovrà proseguire con intelligenza e delicatezza per seguire procedure non scritte, ma che politicamente potrebbero condurre ad una fine positiva nel tempo di questa vicenda. Noi saremo sempre qui, vicino alle famiglie, a sollecitare e spronare per l’ottenimento del risultato finale».