Magnelli – che ha fatto diversi combattimenti, è infatti un atleta internazionale – ci racconta il metodo di lavoro che ha con i bambini e con i ragazzi. Con i primi, viene fatto un lavoro più propedeutico, mentre con i ragazzi un po’ più in là con l’età, si lavora sotto il profilo atletico. La sua – racconta – è una palestra molto attiva e conosciuta in ambito nazionale. Magnelli è stato invitato dagli organizzatori, dunque, per dare modo ai residenti nella frazione di Stagno, ma anche agli altri partecipanti venuti dalle altre località del Comune di Collesalvetti, di conoscere questa disciplina, che – ci spiega – «si articola su 3 settori». «Il primo è il kata, ossia di attacco da avversari immaginari; il secondo è il kion, ossia la ripetizione, tendenzialmente all’infinito, delle tecniche di base ed infine il kumité, ossia il combattimento del karate vero e proprio». Magnelli si è approcciato a questa disciplina all’età di 8 anni, spinto dalle performance di Bruce Lee e stimolato anche da altri amici che facevano karate. Ora, sono 20 anni che fa gare in tutta Europa. «La bellezza e la passione per questa disciplina – ci racconta – mi ha fatto sentire quasi in dovere di trasmettere a tutti i bambini ed i ragazzi l’arte del karate, che rappresenta un’occasione di aggregazione, di educazione sportiva, ma anche generale. Esso, infatti, fa sviluppare sicurezza individuale e responsabilità».