«Ho capito subito – racconta Matteo – che era il classico treno che nella vita passa una volta sola e così ho accettato subito. Il provino era il 19. Sono andato a Roma in treno, poi ho preso la metropolitana e, infine, il bus che mi ha portato agli studi Mediaset. Io e gli altri concorrenti siamo stati accolti da uno dello staff che ci ha portato all’interno dello studio, dove ho compilato i moduli e mi sono fatto fotografare. Sono entrato alle 13:50, ma sono stato chiamato alle 18. Nell’attesa, ho fatto amicizia con svariate persone, di varie regioni, soprattutto dell’Abruzzo. Entrato, mi sono trovato dinanzi 4 esaminatori che, letto dal mio curriculum che ho studiato cinese, mi hanno chiesto di presentarmi in quella lingua; mi hanno fatto domande sulla mia vita e poi è iniziato il test vero e proprio».
«All’inizio mi hanno chiesto di ripetere, al contrario, delle parole, poi delle frasi e, infine, l’incipit della Divina Commedia. Mi hanno detto che la mia abilità è piuttosto comune, ma che io, a differenza degli altri, ripeto la frase al contrario non solo nell’ordine delle lettere, ma anche nell’ordine delle parole». Assieme ai concorrenti per questa “disciplina”, c’erano anche cantanti, ballerini e “maghi”. Adesso Matteo è in attesa dell’esito del provino.