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QUALI SONO I RISCHI DEL CALDO SUI NOSTRI AMICI A 4 ZAMPE?

DSC02636L’estate è arrivata, e con essa la voglia di mare, i mondiali e il caldo: mentre i primi due hanno minor impatto, escludendo abbandoni e rumori forti, il caldo può avere effetti devastanti sugli animali, provocandone persino la morte.

 

Il cane non suda come noi poiché le sue ghiandole sudoripare corporee sono disattivate, eccezion fatta per quelle sul tartufo e sui polpastrelli, che non sono sufficienti al mantenimento della temperatura corporea (38,5°C). Per riuscire a effettuare la termoregolazione il cane deve modificare il suo comportamento, diminuendo le attività in estate, preferendo luoghi freschi, ombreggiati e più umidi (esempio: meglio stare sdraiati sull’erba che sulle piastrelle, l’erba ha una umidità intrinseca costante che rinfresca); altro metodo del cane per diminuire la sua temperatura corporea è la respirazione.

Il cane ansima, cioè respira in modo affannato con la lingua fuori dalla bocca, per favorire l’evapotraspirazione dell’aria sia a livello polmonare sia delle mucose buccali e della lingua: l’acqua, evaporando, fa diminuire la temperatura corporea. Per cui non allarmatevi se il cane ha occhi vispi, respirazione accelerata  e lingua rosa!

In estate si nota anche una tendenziale diminuzione dell’appetito, causato dall’auto regolazione dei fabbisogni energetici (in estate il cane non deve impiegare energie per riscaldarsi, come avviene in inverno) e dal caldo, fattori che modificano la voglia di alimentarsi dell’animale: preferire momenti più freschi della giornata come mattina e sera per somministrare il cibo è buona abitudine.

 

Non sempre, però, l’estate è senza conseguenze. Il pericolo più grande è rappresentato dal colpo di calore, quasi sempre causato dalla negligenza del padrone del cane.

Il colpo di calore si può manifestare se:

È evidente, inoltre, una predisposizione razziale data dalla conformazione dell’animale: i cani brachicefali, cioè con il muso corto come i Boxer, i Bulldog e i Carlini, hanno una conformazione tale da impedire loro una efficiente ansimazione, causando dunque un aumento della temperatura corporea.

 

Come si manifesta?

Inizialmente il cane appare a disagio, con una ansimazione eccessiva e irrequietezza. Successivamente si ha una perdita di liquidi molto maggiore del normale da naso e bocca, poi, aggravandosi, l’animale inizia a barcollare e perde la capacità di stare in piedi. Le gengive e la lingua possono cambiare colorazione in tinte più forti dal blu al rosso acceso per mancanza di ossigenazione. Rapidamente insorgono perdita di conoscenza, coma e morte.

 

Cosa fare?

 

Cosa non fare?

 

Cosa farà il veterinario?

Il veterinario controllerà la temperatura, la porterà nel range di sicurezza di 39-39,5°C, inserirà una flebo per supportare il lavoro di cuore e organi interni e terrà monitorato l’animale per shock, difficoltà respiratorie, insufficienza renale, anomalia cardiaca e altre complicazioni, anche con esame del sangue.

Gli animali con colpi di calore lievi possono riprendersi senza complicazioni, ma quando le temperature raggiunte sono molto alte possono insorgere complicanze agli organi interni come fegato e intestino, che verranno portate avanti per tutta la vita o che porteranno a morte nei giorni successivi.

 

La mia esperienza:

Ho visto due domeniche fa per la prima volta un colpo di calore in una esposizione canina: un San Bernardo, lasciato in un carrello da trasporto con pareti chiuse in metallo senza aria condizionata e, per alcune ore, al sole. L’animale è stato fatto scendere per fare il giro davanti al giudice, manifestando una respirazione affannata che non è stata di allarme né per l’allevatore né per il giudice.

Dopo aver fatto “il proprio dovere”, il cane è stato rimesso nel carrello. Poco dopo il veterinario dell’esposizione ha notato il cane ansimare in maniera eccessiva e ha obbligato l’allevatore a far scendere il cane e a farlo bere, ma di ritorno, mentre l’umano voleva rimettere il molossoide nel “forno”, è stato bloccato da persone responsabili e si è assistito al collasso del cane che manifestava difficoltà di movimento.

Minuti agghiaccianti sono passati, in cui la condizione dell’animale era sempre più precaria: la lingua era diventata viola e il corpo era percorso da spasmi. Una volta stabilizzata leggermente la condizione, con le mucose tornate nella condizione normale, è stato portato in un centro veterinario.

Non conosco le condizioni del cane ad oggi, ma vi chiedo: come è possibile che una persona che vive e conosce i cani non conosca questi rischi?

 

Una piscina o pozza d’acqua pulita è l’ideale per permettere al cane di raffrescarsi!

Per aiutare il cane a star bene in estate, ecco un piccolo catalogo:

 

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