Momenti di convivialità e festeggiamenti, dunque, ma anche l’occasione per ragionamenti squisitamente politici. Nel suo intervento, il neoeletto sindaco Bacci ha voluto sottolineare come «non è con la propaganda e la demagogia che si prendono i voti». Il riferimento, non esplicito, sembra essere al Movimento 5 Stelle – che comunque è la seconda forza politica colligiana – che poi Bacci cita nuovamente, ancorché implicitamente, quando fa riferimento alla «peste rossa» di Piombino. «Se là c’è la peste rossa – ha detto Bacci – qua che li abbiamo addirittura superati (65,15% di Collesalvetti contro il 59,65% di Piombino, ndr), cosa c’è?! La tubercolosi?! La lebbra?!». Infine, un riferimento alla politica livornese: «Si parla tanto di “liberare Livorno”. Livorno non ha bisogno di essere liberata, ma riconfermata nel suo essere di Sinistra. Chi pensa di vincere il ballottaggio sostenendo di voler liberare Livorno si sveglierà il giorno dopo all’opposizione. Il PD non è il male assoluto».