Chierici, siamo alle battute finali di questa campagna elettorale. Come le è sembrata?
«Con un aggettivo: frizzante. C’è stata correttezza tra i sette candidati, ma non sono mancati i toni accesi specialmente in alcuni dibattiti pubblici. Devo dire che tutti i candidati, comprese le liste civiche, come Libertà di Movimento, che è la prima volta che si presentano a Collesalvetti, hanno avuto gli stessi spazi dagli organi di stampa come Collenews.it e questo mi ha fatto piacere».
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Che previsione di voto fa?
«L’obiettivo di Libertà di Movimento è il ballottaggio. In questo scenario, sia che fossimo noi uno dei candidati in ballottaggio, sia che non lo fossimo, il nostro comportamento sarà il medesimo e cioè ricercare con tutte le altre liste, senza preclusioni ideologiche tra centrosinistra e centrodestra, un accordo programmatico scritto, fatto alla luce del sole e pubblicato su internet in cui si condividono e ci si impegna ad attuare i tre punti di forza del nostro programma: lo sportello per i lavoratori, lo sportello per l’economia colligiana, e una diversa gestione dei rifiuti che prevede la diminuzione degli stessi, e contemporaneamente l’aumento della raccolta differenziata mediante i cassonetti tecnologici che si possono utilizzare previo inserimento di una card personale la quale si ricarica ad ogni conferimento dei rifiuti, per avere un beneficio immediato».
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In un ipotetico ballottaggio con il Movimento 5 Stelle, però, il suo movimento sosterrà Bacci o Rossi?
«Come già detto nella precedente risposta non avremo preclusioni nè per Bacci nè per Rossi, il nostro sostegno sarà dato al candidato che risulterà più credibile nell’appoggiare i nostri tre punti caratterizzanti del programma. Nel caso ciò non avvenisse, lasceremo libertà di voto senza esprimere nessuna indicazione».
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Per quale ragione gli elettori dovrebbero votare Libertà di Movimento?
«Essenzialmente per tre motivi: 1. Siamo una lista civica innovativa senza vincoli con i partiti tradizionali e quindi non avremo imposizioni dall’alto che ci limiteranno nell’incidere un cambiamento vero. 2. Siamo disposti al dialogo costruttivo con le altre forse politiche per il bene del Comune e per riuscire a realizzare i punti del nostro programma. 3. Per attuare una alternanza nell’Amministrazione colligiana dopo 70 anni consecutivi di gestione del centrosinistra, la quale, in tempi recenti, ha causato delle problematicità molto gravi a livello economico e di servizi al cittadino: penso alla questione delle piscine».
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Se tutte le forze in campo riusciranno ad avere rappresentanza in Consiglio Comunale, che scenario politico immagina per questi 5 anni?
«Questo scenario è impossibile stante la legge elettorale vigente che, lo ricordo, prevede undici consiglieri alla lista/raggruppamento che ottiene il premio di maggioranza, e i rimanenti cinque consiglieri ripartiti proporzionalmente tra le altre liste/raggruppamenti. Quindi chiunque sarà il sindaco potrà contare su di una maggioranza consistente che, se non avrà divisioni al suo interno, potrà amministrare e realizzare il programma che ha presentato agli elettori in campagna elettorale».
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Se eletto sindaco, a quale cosa vorrà porre mano per prima?
«Sicuramente porrò mano al primo problema per i colligiani, e non solo per loro: il lavoro; avviando nei primi 100 giorni lo sportello per i lavoratori e lo sportello per l’economia colligiana. Non meno prioritaria è una diversa gestione dei rifiuti per un motivo molto semplice: sul bilancio comunale di circa 16 milioni di euro, il capitolo relativo alle spese per i rifiuti ammonta a circa 3 milioni e diminuire questa uscita significa avere risorse da destinare al sociale ed al lavoro».
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