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IANNONE (PD) NON TEME IL BALLOTTAGGIO COL MOVIMENTO 5 STELLE: «SECONDO ME IL PD SI AGGIRERÀ FRA IL 50 ED IL 55%»

IannoneCollesalvetti Fabio Iannone, 28 anni compiuti ieri, colligiano, è laureato in economia aziendale e collabora con l’Università di Pisa. Dal 2008 partecipa attivamente alla vita del Circolo della frazione del Partito Democratico, del quale ha contribuito, assieme a Dario Fattorini, a fondare la sezione giovanile, Giovani democratici. Iannone si dice non preoccupato di un eventuale ballottaggio col Movimento 5 Stelle.«Secondo me ci aggireremo tra il 50 ed il 55%». Iannone fa una previsione anche sugli alleati di coalizione. Secondo il giovane democratico, i pentastellati eroderanno buona parte dei consensi della Sinistra radicale e dell’Italia dei Valori, pur ammettendo che eroderanno anche consensi al suo stesso partito. Quanto agli ipotetici nuovi eventi per ravvivare Collesalvetti, Iannone polemizza: «Ce li facessero fare! Se ogni volta c’è qualcuno che si lamenta per qualche schiamazzo o risata…»

 

Iannone, su Collesalvetti i candidati del Partito Democratico sono 3, fra cui lei. Però ce ne sono anche diversi altri, di altre liste. Che previsione fa? Riuscirà ad essere eletto?

«Spero di sì; le possibilità ci sono. Credo di aver lavorato abbastanza bene in questi anni e di essermi fatto conoscere come persona seria che mette entusiasmo e passione in quello che fa».

 

Quale invece la previsione per il PD?

«Ci aggireremo tra il 50 ed il 55%. Non arriveremo alle percentuali di 5 anni fa; non tanto per errori nostri quanto perché c’è un’offerta politica più ampia e questo porta inevitabilmente ad una dispersione dei voti».

 

E per la coalizione?

«L’Italia dei Valori e la Federazione della Sinistra non otterranno nemmeno loro risultati i risultati della volta scorsa perché è nato un movimento di protesta, il Movimento 5 Stelle che porterà via i voti, appunto, all’IDV e alla Sinistra radicale; assorbirà parte dei loro consensi e anche parte dei nostri – voglio essere sincero – anche se in misura minore».

 

La gente voterà più la persona o il partito di cui è espressione, secondo lei?

«La persona. Per le amministrative e soprattutto per i Comuni medio-piccoli è inevitabile che sia così; che si voti più la persona che la sua etichetta. Poi, è chiaro che quest’ultima può rappresentare a sua volta un punto a favore o a sfavore. Per fare un esempio, secondo me il nostro partito beneficerà anche localmente dell’effetto Renzi. Quanto al Movimento 5 Stelle, beneficerà dell’accorpamento europee-amministrative. Le tante persone portatrici di istanze antieuropeiste che voteranno i pentastellati alle europee secondo me replicheranno il voto a 5 stelle anche alle amministrative».

 

Come giudica l’andamento di questa campagna elettorale?

«Avrei preferito più confronto sulle idee. La campagna del mio partito mi piace; stiamo facendo incontri su incontri, ci stiamo facendo vedere. Non credevo fosse così impegnativa; mi sto dando parecchio da fare. E ho notato che le persone quando si incontrano di persona sono molto meno aggressive che virtualmente. il dibattito digitale spesso porta a cose non positive».

 

Venendo a parlare della sua frazione, Collesalvetti, cosa manca? Su cosa bisognerebbe insistere?

«Mancano centri di aggregazione, anche per anziani, che non siano i bar; mancano momenti di incontro; spazi che non siano Piazza della Repubblica. Mancano poi, evidentemente, opportunità lavorative per chi ha investito in formazione, ma non è che si possa pretendere, oggi soprattutto, di trovare lavoro nella propria frazione o anche nel proprio Comune. Infine, manca una cosa a cui ci eravamo abituati: le piscine».

 

Alcuni commercianti di Collesalvetti la definiscono una frazione morta. «Ci vorrebbero – dicono – più eventi per rianimarla, sia dal punto di vista del morale che commerciale». Condivide?

«Ce le facessero fare, le cose! Se ogni volta che si prova ad organizzare qualcosa c’è il cittadino che si lamenta per qualche schiamazzo o risata…. Ho dato una mano, tempo fa, in piccola parte, ad organizzare il consueto torneino all’Oratorio. Ma anche in quell’occasione ci venne chiesto di fare silenzio dopo le 23. Se si pensa di far aggregare le persone facendole stare in silenzio… Anche nel periodo invernale ci vorrebbe qualcosa. Quanto alla Notte Clara, andrebbe estesa a più giorni o, meglio, fare un evento simile ogni mese».

 

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