Collesalvetti- Giornata importante, sabato, per gli attivisti del Movimento 5 Stelle, che hanno ricevuto la visita dei colleghi toscani, parlamentari. L’incontro, che ha avuto inizio alle 15:20, aveva una molteplice funzione: far conoscere i candidati locali, ma anche l’occasione per i candidati toscani del M5S per le europee di presentarsi ai cittadini colligiani. I due parlamentari del Movimento intervenuti erano Laura Bottici, questore del Senato e membro della Commisione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama ed il deputato Massimo Artini, membro della commissione per la difesa.
A prendere per primo la parola, tuttavia, il candidato sindaco Daniele Rossi, che ha esposto il programma della giornata, articolata in una prima parte di presentazione dei candidati, sia quelli della lista colligiana, che quelli per le europee ed una seconda parte di argomentazione complessiva del programma per il comune di Collesalvetti. A seguire, i candidati colligiani, che riprendendo lo schema della presentazione a Stagno, si sono presentati uno per uno, fornendo ai cittadini presenti le motivazioni che li hanno spinti ad intraprendere la scelta di militare nel Movimento. E’ stato poi il momento dei candidati europei Silvia Fossi, Matteo Della Negra e Cristiano Ripoli. Rossi prima di lasciare la parola ai candidati europei, ha tenuto a precisare come i candidati dei 5 stelle siano«stati scelti tramite un metodo democratico all’interno del Movimento, senza imposizione da qualche organo centrale, meccanismo tipico del sistema dei partiti». Rossi ha tenuto anche a precisare che «i candidati posseggono un curriculum valido, sono cresciuti con la gente e hanno fatto attivismo».
Primo dei candidati al Parlamento Europeo a parlare è Cristiano Ripoli di Firenze. Nel suo breve intervento Ripoli ha spiegato che l’obiettivo principale suo e del Movimento sarà quello di «lottare per i cittadini italiani al parlamento europeo, dove combatteremo per portare le istanze dei cittadini e per la chiarezza e trasparenza degli atti comunitari». Ripoli ha anche spiegato che: «chi di noi (gli attivisti) si troverà al parlamento europeo avrà il compito stare con il “fiato sul collo” al parlamento«. E’ stato quindi il momento di Silvia Fossi,guida turistica, che inizia il proprio intervento con quanto già preannunciato dal candidato sindaco, cioè come la sua candidatura sia stata effettuata in modo democratico da parte degli attivisti. La Fossi è passata quindi al racconto, in breve, della sua vita e delle sue esperienze lavorative, anche a l’estero. La candidata ha poi argomentato alcuni punti, dei sette, che il Movimento 5 Stelle si prefigge per l’europa. In particolare, far tornare l’UE una comunità, «un agglomerato di popoli», ma soprattutto l’abolizione del fiscal compact, che ha spiegato ai cittadini presenti. Alla fine degli interventi della Fossi e di Rispoli, i due candidati hanno dovuto lasciare l’incontro a causa di un’altra manifestazioni analoga a Pontedera.
A questo punto Rossi da la parola alla sentrice Bottici, che ha iniziato il proprio intervento proprio con la richiesta di non essere chiamata senatrice, in quanto rifiuta tale titolo che – ha spiegato – «significherebbe mettermi al pari di un qualunque esponente della classe politica attuale». La Bottici quindi ha iniziato a spiegare i lavori svolti da lei come questore del senato e dai parlamentari 5 stelle nella collettività; ha parlato dell’abolizione delle provincie e di come questa in realtà rappresenti sia una «cessione della sovranità in quanto – spiega – esse, dopo la riforma in atto, non saranno più direttamente elette dal popolo», problema che, secondo la Botttici, si avrà anche con il mutamento del Sanato in «Camera delle realtà locali». La senatrice ha poi parlato della esigenza di chiarezza nella legislazione, come ad esempio a quello degli emendamenti disomogenei, che portano ad approvare pacchetti di legge con contenuti non sempre omogenei fra loro. Il questore ha fatto sapere poi che «i parlamentari 5 Stelle lottano continuamente per cambiare queste realtà» e ha poi raccontato le sue lotte all’interno del Senato e della Commissione finanze.
Dopo l’intervento della senatrice, la parola è passata all’ultimo candidato per le europee, Matteo Della Negra, impiegato bancario, che ha spiegato la sua crescita ed il percorso che lo ha portato ad aderire al Movimento. Della Negra ha spiegato i punti del programma 5 stelle, per poi, grazie alla sua esperienza lavorativa, parlare in modo più approfondito del Fiscal Compact che secondo il candidato «non è un trattato, ma un semplice accordo fra Stati, che prevede il taglio della spesa pubblica di 50 miliardi l’anno per vent’anni». Un accordo – secondo Della Negra- che può portare «alla dissoluzione dello Stato e della cosa pubblica». «Grazie ai lavori fatti – ha proseguito – tramite gli appositi gruppi, ci siamo accorti di come l’Italia abbia uno dei debiti pubblici più sostenibili di Europa […] l’Italia ha un debito estero molto più basso rispetto ad altri Stati europei, come ad esempio l’Irlanda, la Spagna o il Portogallo, primi paesi a crollare a causa della crisi». Il candidato ha infine concluso il suo discorso parlando di ciò che differenzia un candidato 5 stelle da uno “classico” e cioè – a suo giudizio – «il supporto della società civile e della rete». Elemento, quest’ultimo, che «fa sì che non si deleghi più il candidato, ma lo si sostenga attivamente in tempo reale».
Concluso Della Negra, è iniziato un momento di confronto fra i cittadini, i candidati e glieletti del Movimento 5 Stelle. Gli argomenti trattati attraverso le domande sono stati molteplici: dall’immigrazione, – questione discussa insieme al deputato Artini, che lavora direttamente su questa materia – al lavoro; come poterlo incentivare nuovamente sul territorio. Lavoro che, secondo i parlamentari 5 stelle, andrà cercato in modi differenti da quello delle grandi industrie, andando ad insistere di più sulle piccole-medie imprese.