Site icon Collenews

FATTORINI (PD): «VOTARE ME SIGNIFICA VOTARE PER LA NON IMPROVVISAZIONE. FRA GLI ALTRI 130 CANDIDATI, INVECE, NE VEDO TANTA. LA GENTE DEVE CAPIRE CHE NON BASTA LA BUONA VOLONTA»

FattoriniCollesalvetti Dario Fattorini, colligiano, classe 1990, è uno dei candidati in lista PD per il Consiglio Comunale. Diplomatosi al Liceo Enriques di Livorno, attualmente sta terminando gli studi per la laurea magistrale in Giurisprudenza, presso l’Università di Pisa. Al suo attivo ha anche un’esperienza lavorativa, che prosegue tuttora, presso la Villa del Colle e una associativa, essendo fondatore e segretario della Pro Loco Collesalvetti dal 2011. Dall’autunno 2013 è Segretario del Circolo PD di Collesalvetti.

 

Perché votare Fattorini in Consiglio Comunale?

«Per le tante cose, per i tanti punti relativi alla frazione capoluogo su cui ho intenzione di lavorare per portarli a realizzazione. Fra questi, l’implemento delle iniziative comunali stile Notte Clara per un paese più giovane e dinamico; l’installazione di una centralina di controllo presso la Fonderia Gelli; una maggiore attenzione alla cura e pulizia dei fossi; trovare spazi per gli animali per un Comune più animal friendly; il recupero e la valorizzazione del ponte Mediceo sulla Tora, nei limiti delle competenze comunali; il potenziamento della Bibilioteca pubblica; una maggior attenzione al decoro urbano della frazione; l’individuazione di una sede per ogni associazione della frazione; il completamento del collegamento stradale di Via Don Bosco con i macelli; la realizzazione di un piano parcheggi che risolva le problematiche relative alla parte alta del paese; il collegamento di Via Borsellino con Via delle Colombaie; la riqualificazionr del parco in Via Grandi (mediante l’installazione di gazebi per pic nic, un campo pallavvolo/basket e nuovi giochi). Questo è un punto a cui tengo veramente molto. Infine, lavorerò anche alla regolarizzazione urbanistica dell’area feste e fiere; alla messa in sicurezza di Via del Vione ed il relativo attraversamento stradale; alla riqualificazione del Viottolaccio e alla riattivazione del Palazzetto dello Sport. Votare me, poi, significa votare per la non improvvisazione. Fra i 130 candidati al Consiglio, invece, ne vedo tanta. La gente deve capire che non basta la buona volontà, che occorre tempo, dedizione e conoscenza delle questioni».

 

Dall’autunno del 2013 lei è Segretario del Circolo PD di Collesalvetti. Vogliamo fare un bilancio?

«Il bilancio è molto positivo. Facendo il confronto con altre frazioni del Comune e non, il nostro è risultato essere uno dei Circoli più attivi e a più alta partecipazione giovanile. Mi fece i complimenti, in questo senso, anche il Segretario regionale, Dario Parrini. Questa è la riprova che il lavoro svolto è buono; la gente mi chiama quando ha bisogno. Il fatto che la collettività mi riconosca come un interlocutore valido è per me motivo di soddisfazione e la riprova che ho ben lavorato».

 

Che previsione fa per sé stesso? Sarà eletto?

«Per carattere sono ottimists, ma non è bene sbilanciarsi troppo. Essendo anche segretario del Circolo PD di Collesalvetti, crederei in un responso positivo. Se non fosse, ne prenderei atto, ma non credo. Ad ogni modo, Collesalvetti è una frazione sulla quale insistono parecchie candidature: il Movimento 5 Stelle ne ha ben 7 sulla sola frazione capoluogo».

 

E per il Partito Democratico? Quale previsione? Ce la farà?

«L’obiettivo è passare al primo turno. Certo… il 56% di consenso al partito ed il 76% al candidato Bacci della scorsa tornata elettorale possiamo scordarceli. Adesso lo scenario politico è completamente diverso; c’è una frammentazione elevatissima: 130 candidati al Consiglio Comunale contro i 40 di 5 anni fa. Peraltro, risentiremo anche dell’accorpamento delle amministrative con le europee, cosa che andrà a tutto vantaggio del Movimento 5 Stelle. Il Movimento, infatti, fa ha presa sull’elettorato per le grandi questioni, nazionali ed europee, meno su quelle locali. Ma, accorpando le due votazioni, c’è il rischio che chi vota 5 Stelle alle europee lo faccia anche alle amministrative. I grillini potrebbero diventare molto verosimilmente la seconda forza politica a livello comunale».

 

Ha già pensato a quale atto portare per primo in Consiglio Comunale?

«Nello specifico, no. Sicuramente vorrò occuparmi della riqualificazione del parco di Via Grandi».

 

Qual’è l’avversario politico che “teme” di più?

«Non sono i pentastellati. Quello più, fra virgolette, temibile, quello più concreto e competitivo sulla frazione è Iurescia. E’ colui che sa portare avanti progetti in maniera costruttiva. I 5 Stelle non li temo. Nonostante abbiano buone proposte, vedo – come dicevo prima – tanta improvvisazione e tante proposte populiste e irrealizzabili. Confido che la cittadinanza colligiana sappia comprendere quali sono le proposte realizzabili e quali quelle non».

 

 

 

Exit mobile version