campi allagati 2Mortaiolo Non ci sta proprio Luciano Novi, coltivatore diretto di Mortaiolo. Dopo tutti gli episodi di maltempo che hanno procurato l’allagamento delle sue proprietà terriere – e di cui abbiamo dato notizia nei mesi scorsi su questo giornale – ora, racconta, «la Provincia di Pisa mi ha comunicato la possibilità che si giunga ad espropriare alcuni miei terreni e/o ad occuparli temporaneamente». Novi non ha perso tempo; ha preso carta e penna e scritto contestualmente al Presidente della Regione Toscana; alla Provincia di Pisa; al Consorzio di Bonifica e al Prefetto di Livorno. Nella missiva si legge: «Il Dirigente, Dr. Marianelli,  il Responsabile del procedimento per la realizzazione dell’opera citata in oggetto Dr. Bracci e l’Illustrissimo Prefetto di Livorno devono essere informati che il sottoscritto si opporrà per quanto in suo potere all’esproprio degli unici pochi metri di terra da cui non deve rimuovere acqua, mentre in altri 35 ettari, durante gli inverni deve, come tutti i suoi vicinanti, trasferirvisi per rimuovere a sue spese acque piovane ed esondanti dal fosso Antifosso di Fattoria che dovrebbe contenere solo le acque di Collesalvetti, Vicarello e Mortaiolo e, causa l’interramento, non le contiene più e le riversa sistematicamente tutti gli anni sui terreni dei proprietari con esso confinanti e non».

 

Novi – che nella lettera si fa portavoce anche degli altri coltivatori interessati – annuncia dunque che si opporrà «con tutti i mezzi legali e con le stesse energie che dedico a questa quotidiana battaglia contro l’inerzia degli Enti Pubblici posti a  nostra tutela, inerzia quasi più devastante delle stesse acque che inondano i nostri campi». «Sono rammaricato – prosegue – poiché sono quasi alla fine “del cammin di nostra vita”; mi dispiace anche per  tutti i giovani che rimarranno, perché i versi di Dante Alighieri riferiti all’Italia di quel tempo “nave senza nocchiere in gran tempesta” sembra siano ancora più attuali».