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VICARELLO, BATTISTINI: «IL COMUNE RIFACCIA A SUE SPESE IL SUO MARCIAPIEDE, NON CON I MIEI SOLDI, VISTO CHE GIÁ PAGO 800 EURO L’ANNO DI SUOLO PUBBLICO»

marciapiedeVicarello – Un marciapiede dissestato; i clienti del suo locale che rischiano di farsi del male; il danno d’immagine; gli 800 euro annui di tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Non ci sta Manuele Battistini, il giovane imprenditore di Vicarello, titolare del Battistini’s Café. «Tutto inizia – racconta Battistini – l’estate scorsa, quando  ho fatto la richiesta in Comune per il suolo pubblico per l’azienda, per mettere fuori dal locale tavoli, sedie e quant’altro; la gente d’estate ama stare fuori. La richiesta fu accettata e noi abbiamo messo fuori i tavolini e le sedie, ma il suolo versa in condizioni disastrose; pari non c’è nemmeno un centimetro; i clienti rischiano di cadere e farsi del male seriamente. Questo, difatti, è successo. Il 6 gennaio scorso, la sera, una persona è inciampata, è caduta e si è fatta male alla testa; si aprì un ciglio e si fece male anche al naso. Noi abbiamo soccorso quest’uomo, lo conosciamo, e per questo lui non ha voluto esperire azioni legali, ma… lui poteva farsi del male maggiore e noi potevamo rischiare legalmente».

 

«Al momento della richiesta – prosegue il giovane imprenditore – chiesi se potevano rifarci il marciapiede, ma questo non è mai accaduto, a differenza di tutti gli altri marciapiedi del paese. Questo non va bene, sia per i danni d’immagine che vengono in questo modo arrecati al locale (un cliente può farsi una pessima impressione), ma questo potrebbe non interessare, sia – anzi… soprattutto –  perché pago 200 euro a trimestre per il suolo pubblico. La mia richiesta è che il Comune si attivi visto che il pezzo è piccolo e che comunque pago il suolo pubblico. A me il geometra del Comune ha detto che devo rifar fare io i lavori, a mie spese, ma questo comporta un iter complesso e costoso e poi non capisco perché devo rifare io, a mie spese, il marciapiede del Comune, un “suolo pubblico”, appunto. E’ di loro proprietà. Altrimenti dove arriveremo?! Che mi chiederanno anche di pagare le spese per realizzare le rotatorie?!».

 

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