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COLLEVICA, BALDACCI: «IL NOSTRO MOVIMENTO COINVOLGE 250 FAMIGLIE, SIAMO UN COLLANTE SOCIALE»

Fabrizio Baldacci

Fabrizio Baldacci

Vicarello «250 famiglie usufruiscono dei nostri impianti e il 70% degli iscritti è residente nel Comune di Collesalvetti. Vogliamo dare continuità al settore giovanile, fino ad arrivare agli Juniores e alla Prima Squadra. Molti ragazzi, grazie a noi, non rimangono per strada. Questo, almeno a livello morale, ci andrebbe riconosciuto». Così Fabrizio Baldacci, presidente e allenatore del Collevica. Una storia che ha inizio circa due anni fa: «Sono arrivato ad aprile 2012. C’era una situazione economica non florida. Abbiamo terminato la stagione 2012/13 e in questa annata abbiamo ampliato il settore giovanile, dopo che il precedente presidente ha preferito mettere in liquidazione la vecchia società Collevica 2011. Siamo partiti ad agosto 2013 con una gran voglia e con la speranza di poter fare un piano a lungo termine dopo aver vinto il bando».

 

Fino a quando il Comune non aprirà il bando di concorso per l’affidamento pluriennale degli impianti sportivi non si potrà fare né programmazione né lavori di manutenzione presso gli impianti: «Il problema è che l’affidamento del campo che mi è stato assegnato dal Comune è temporaneo e non dà modo alla società di programmare a lungo termine. Da agosto 2013 – prosegue – mi viene detto che questo bando verrà presentato, ma il 31 gennaio è scaduto il termine ultimo per questo bando. Quando verrà fuori questo bando di concorso, dovrò constatare quale sarà la sua durata. Vorrei poter partecipare con il Collevica e riuscire ad avere un affido di 5 anni. Con un lustro davanti possiamo riuscire a programmare magari sistemando e sviluppando l’impianto sportivo».

 

«Sarebbe opportuno – auspica Baldacci – fare degli incontri con gli amministratori per capire se quali potrebbero essere le soluzioni ai nostri problemi. In primis, la manutenzione ordinaria degli impianti sportivi di Collesalvetti e Vicarello: alcuni miglioramenti, come l’illuminazione del campo “Lami”, sono stati fatti, ma ci sono molti altri problemi di tipo strutturale. Queste non sono manutenzioni ordinarie, bensì straordinarie e hanno dei costi piuttosto elevati. Noi siamo un gruppo di persone – continua – che al momento fa del volontariato e ha voglia di fare crescere questo movimento in tutta la zona. Esiste un accordo annuale con il Comune di investimenti negli impianti che inizialmente eravamo disposti a sostenere; adesso, invece, se ne parlerà. Magari l’affidatario che vincerà il bando non saremo noi, ma avremmo comunque la possibilità di capire cosa deve fare il nostro movimento e se possiamo inserirci all’interno di un’ipotetica nuova gestione».

 

E ancora: «Visti i tempi, abbiamo delle situazioni difficili dal punto di vista sociale. Addirittura ci rimettiamo dei soldi di tasca nostra. Purtroppo ci sono alcune famiglie che hanno dei disagi e noi facciamo venire qua i ragazzini ad allenarsi e gli diamo il vestiario. Penso sia evidente – afferma – che esiste un movimento abbastanza importante. Quando io sono arrivato meno di due anni fa in qualità di direttore sportivo c’erano circa 80 iscritti. Orasono quasi triplicati e il Collevica incomincia ad essere un’entità che a livello comunale meriterebbe maggiore attenzione».

 

 

Il Collevica avrebbe bisogno di un maggior coinvolgimento da parte dell’istituzioni: «Qui non vedo mai nessuno dell’Amministrazione Comunale. L’anno scorso abbiamo fatto un torneo dedicato ad Ilario Salvatori, a cui ha presenziato l’Assessore Fantozzi. Io ho un ottimo rapporto con il personale del Comune che mi concede questi affidi temporanei, però mi aspetto dalle istituzioni un po’ di considerazione in più, anche dal punto di vista economico», conclude Baldacci.

 

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