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CDF VICARELLO: «HA ANCORA SENSO IL CONSIGLIO DI FRAZIONE?»

I componenti del Consiglio di Frazione di Vicarello

I componenti del Consiglio di Frazione di Vicarello

Vicarello – Sei i consiglieri presenti al Consiglio di Frazione di Vicarello che si è tenuto questa sera: il presidente Angela Maria Burgalassi, il vice presidente Stefano Bracci, Adelio Antolini, Simona Mattolini, Carlo Novelli e Luigi Roncari.

 

Sei i punti all’ordine del giorno. Il resoconto sulla Festa degli Alberi promossa dal Comune assieme al Consiglio di Frazione che si è tenuta la mattina stessa; il bilancio dell’incontro sulla sicurezza nel territorio con il Maresciallo dei Carabinieri tenutosi mercoledì 11 dicembre; la richiesta presso l’Amministrazione Comunale di poter usufruire dell’orchestra dell’Istituto “Clara Schumann” per un concerto da tenersi il 5 gennaio 2014; la disponibilità dei Consiglieri di Vicarello di partecipare alla gita nella prossima primavera con la città di Garching (gemellata con Collesalvetti); la richiesta da parte del sindaco Bacci ai vari Consigli di Frazione di istituire dei forum su tematiche specifiche; la messa in agenda per il mese di gennaio di un incontro tra l’Arma dei Carabinieri e la cittadinanza, avente come tema la violenza sulle donne.

Il momento saliente dell’Assemblea è stato il quinto punto, ovvero la discussione sull’organizzazione dei forum. Già in passato ci sono state esperienze analoghe, ma poco prolifiche. Adesso, il sindaco Lorenzo Bacci ha proposto, ai rappresentanti dei vari Consigli, di affrontare più tematiche invece di concentrarsi su una sola. La data dell’inizio dei lavori dovrebbe essere per la prossima primavera e il Consiglio di Frazione di Vicarello dovrà lavorare a fianco di quello di Collesalvetti.

 

Nella discussione di giovedì, tre le tematiche proposte per questi tavoli: la funzione dei Consigli di Frazione, l’ambiente e la cultura. La prima tematica ha scatenato un vero e proprio dibattito tra i consiglieri. Il presidente Burgalassi ha fatto notare la lentezza burocratica che impedisce al Consiglio di Frazione di avere potere decisionale in tempi rapidi: «Per richiedere la prestazione dell’orchestra dell’Istituto “Clara Schumann” non è bastata la domanda formale che ho presentato al Comune, ma ho dovuto compilare un apposito modulo da protocollare e da rispedire all’Amministrazione stessa. La nostra istituzione dovrebbe servire a snellire il rapporto tra cittadino e Comune». E ancora: «Siamo veramente un punto di riferimento per i cittadini? No, perché non solo abbiamo poco potere decisionale, ma oltretutto, quando interpelliamo il Comune, non ci rispondono, oppure rispondono con mesi di ritardo, come è avvenuto quando abbiamo fatto installare le telecamere nei pressi della palestra di Vicarello».

 

A fargli eco è il consigliere Antolini (Pd): «A questo punto la domanda giusta da porsi è: hanno senso i Consigli di Frazione? Se sì, a che condizione? La nostra istituzione è importante perché ha il polso del territorio. Inoltre, i 1400 euro annui che ci vengono dati sono pochi per un paese come Vicarello, che conta 1500 abitanti. Bisogna mettere alle strette l’Amministrazione e capire se esiste la reale volontà di farci funzionare. Ad esempio, ci sono casi in cui servirebbe l’intervento urgente dei Vigili Urbani o dei Carabinieri: ecco, dovremmo chiedere di avere a disposizione le autorità per qualche ora a settimana per risolvere tali questioni».

 

Concludendo, Burgalassi, sulla scia di Antolini, afferma che «in tutti questi anni non ci è riuscito nemmeno di far spostare due cassonetti della spazzatura quando davano noia, come nel caso di quelli nei pressi della Coop. Questo anche quando i Vigili Urbani stessi ne hanno segnalato la pericolosità».

 

Per quanto riguarda la tematica ambientale, proposta per i forum, i Consiglieri hanno denunciato il rischio di cementificazione, con uno scarso impiego di risorse per i progetti di riqualificazione urbanistica, che rischiano di rimanere incompiuti.

 

Infine, per la cultura, cioè la terza tematicascelta per i forum, i componenti dell’Assemblea hanno lamentato l’assenza di iniziative che coinvolgano il territorio. Da questo punto di vista, tutto è incentrato sull’Istituto “Clara-Schumann” e sulla stagione alla Sala Spettacolo. «Questo tipo di iniziative – si è fatto notare – dovrebbe avere una maggiore eco, in modo da coinvolgere più persone possibili e da non rendere la cultura un prodotto d’elite. E, sempre su questo fronte, i lavori per la progettazione della futura piazza Macchi (sede anche dell’Istituto “Clara-Schumann”), potrebbero essere un’opportunità per costituire un luogo d’incontro e di cultura rivolto a tutta la cittadinanza».

 

Il vicesindaco Alberto Benedetti

Per quanto riguarda i dubbi sollevati dall’Assemblea sull’efficacia del Consiglio di Frazione, abbiamo sentito Alberto Benedetti, Vicesindaco e Assessore ai Consigli di Frazione, il quale ha tenuto a precisare di non avere ancora ricevuto alcun documento o comunicazione ufficiale che attestasse tale accusa.

 

«Non ho niente da replicare – ha detto Benedetti – sono valutazioni che credo siano del tutto legittime, ma al tempo stesso vanno prese per quello che valgono. Io non ho ricevuto nessun documento ufficiale, quindi non saprei cosa commentare. L’unica cosa che posso dire è che ogni tanto ci sono dei momenti in cui si procede più a rilento per certe cose, quindi magari ci può essere un po’ di sconforto. Però, non posso replicare perché non sono stato coinvolto».

 

Tuttavia, il componente della Giunta ha precisato che «quando ci sono delle cose particolarmente rilevanti da fare per una frazione, è chiaro che viene sempre interpellato il Consiglio di Frazione, nell’ottica di partecipazione e condivisione delle scelte da prendere. Ovviamente c’è chi è più o meno sensibile a queste cose. Io devo dire, però, che, fino ad oggi, tutto si possa lamentare tranne che il fatto che questa Amministrazione abbia snobbato i Consigli di Frazione. L’ultimo caso emblematico credo sia stato quello della chiusura della scuola di Castell’Anselmo, la sua riapertura temporanea nella struttura di Guasticce e la riapertura del Polo Scolastico di Nugola: in questi casi, sono stati sempre coinvolti i tre Consigli di Frazione, prima, dopo e durante. Quindi, tutti sapevano nello stesso momento cosa sarebbe successo». E ancora: «Anche Guasticce, che era una parentesi momentanea, è stata coinvolta ugualmente. Queste cose le abbiamo discusse in riunioni con i Consigli di Frazione. Se l’accusa è che l’Amministrazione non considera sufficientemente i Consigli di Frazione, credo che questa cosa vada respinta al mittente. Credo che Vicarello abbia fatto ugualmente le sue esperienze. Forse non ne ha avute così importanti come l’esempio che facevo ora, però credo che abbiamo visto impegnati gli amministratori al suo interno».

 

«Per quanto mi riguarda – aggiunge Benedetti – io ho discusso con loro un paio di volte di schede di regolamento urbanistico, non ultima quella sulla ferrovia. Poi, ci sono Consigli di Frazione che lavorano di più e altri meno, questo dipende da chi è più stimolato, chi ha più voglia, chi ha meno tempo: è tutta gente che lo fa per volontariato. Ripeto, dire che l’Amministrazione non considera i Consigli di Frazione è assolutamente falso, nel senso che tutto quello che noi facciamo sul territorio passa prima da una consultazione con il Consiglio di Frazione».

 

E conclude: «In generale, spiego quella che è un po’ la condizione comune a tutti i Consigli di Frazione. Intanto, non sono istituzioni, ma organismi della partecipazione: sarebbe giusto incominciarli a chiamarli con il loro vero nome. Sono organismi della partecipazione non obbligatori, voluti dall’Amministrazione: credo che questo sia sintomatico di quanto essa tenga al coinvolgimento dei cittadini. Nessuno – continua – ci obbligava ad eleggere i Consigli di Frazione, ma noi lo abbiamo fatto e li abbiamo rafforzati ritoccando due o tre volte i regolamenti, dandogli così un po’ più di personalità e di ruolo nelle scelte dell’Amministrazione. Si può dire tutto a questa Amministrazione tranne che non abbia cercato di far partecipare i Consigli di Frazione alle decisioni da prendere. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Anzi, quando arriveremo in fondo faremo un bilancio di ciò che è stato fatto con i Consigli di Frazione e – chiude Benedetti – i numeri dimostreranno quello che ho appena detto».

 

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